Carrefour cede cento supermercati. I sindacati: "Rischio 1.800 esuberi"
L'azienda però ha già annunciato che non intende procedere con licenziamenti unilaterali e che "a ciascuno sarà proposta la migliore soluzione possibile".
Carrefour cede un centinaio di supermercati e i sindacati lanciano l'allarme: si rischiano sino a 1.800 esuberi. Fa rumore la decisione della multinazionale francese che nei giorni scorsi ha presentato un piano alle organizzazioni sindacali che si concentra sullo sviluppo del franchising e si pone l'obiettivo di recuperare 31 milioni di euro sul costo del personale. Lo racconta newsprima.it
Carrefour cederà 106 supermercati
A lanciare l'allarme è la Filcams-Cgil. Secondo quanto riporta il sindacato in una nota, il piano prevedrebbe la cessione di 106 tra supermercati e mini mercati a piccoli imprenditori. Un'operazione che si svolgerà nel 2022.
Ma quali strutture saranno cedute? Al momento si sa solo la distribuzione regionale. La più penalizzata è la Lombardia con 41 punti vendita. Nelle altre regioni Carrefour prevede di cedere 18 market in Campania, 17 in Liguria, 16 nel Lazio, 6 in Toscana, 4 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e 1 in Abruzzo.
Una situazione che dovrebbe coinvolgere circa un migliaio di lavoratori: 615 equivalenti full time in esubero (a cui potrebbero corrispondere più di 800 persone) 447 nella rete vendita e 168 nelle funzioni di sede. Carrefour però ha dichiarato che non intende comunque procedere con licenziamenti unilaterali ma trovare soluzioni condivise.
La replica di Carrefour
La multinazionale francese ha replicato illustrando la propria posizione in una nota:
"Carrefour Italia ha annunciato un piano di trasformazione finalizzato a rafforzarne la crescita, consolidando il modello in franchising sulla rete di vendita, migliorando la competitività degli ipermercati e supermercati diretti e snellendo la sua organizzazione interna, con l’obiettivo di concentrarsi sulle attività al servizio dei punti vendita. Con questo piano, Carrefour conferma la volontà dell’azienda di investire nel Paese con l’obiettivo di tornare alla profittabilità e a una crescita duratura. Tale piano si rende necessario in risposta ai cambiamenti strutturali in atto nel contesto del retail, tra cui l’evoluzione del mercato verso il digitale e l’automazione dei processi e come conseguenza dell’impatto della pandemia da Covid-19 sullo scenario dei consumi nel paese".
"In primo luogo il consolidamento della leadership in Italia nel franchising, come strumento per promuovere la crescita della rete e il rafforzamento del marchio Carrefour in tutta Italia. Il piano prevedeuna rapida espansione e la trasformazione di punti vendita localizzati in diverse regioni da diretti a franchising. L’espansione della rete franchising creerà nuove opportunità di impiego e il passaggio dei punti vendita da diretti a franchising non avrà alcun impatto occupazionale per i dipendenti trasferiti. Il modello di franchising sviluppato da Carrefour in Italia ha già una storia di successo comprovata: solo nel 2021, oltre 34 lavoratori sono passati da dipendenti a imprenditori. Questo numero salirà a oltre 50 entro la fine del 2021. Entro il primo trimestre del 2022, altri 25 lavoratori subentreranno come franchisee. Nell'ambito di questa strategia, Carrefour Italia investirà fortemente in nuovi servizi, tra cui la consulenza e la formazione, per gli imprenditori Carrefour".
"In secondo luogo, il miglioramento della competitività di ipermercati e supermercati, grazie all'adeguamento dei concept e degli assortimenti dei negozi, la semplificazione dei processi interni e l'ottimizzazione della produttività".
"In terzo luogo, la rifocalizzazione del modello organizzativo aziendale sui punti vendita e sul cliente, grazie ad una maggiore semplificazione dei processi, alla digitalizzazione e ad un'organizzazione più snella della sede centrale".
"Per rendere sostenibile il progetto di trasformazione per il rilancio di Carrefour in Italia, l’azienda prevede, nell’ambito del confronto con le organizzazioni sindacali, l’attivazione di un piano sociale esclusivamente su base volontaria, che potrà prevedere interventi di formazione e riqualificazione del personale per favorirne il ricollocamento interno ed esterno, programmi di sostegno all’imprenditorialità e incentivi all’esodo. L’impatto sull’impiego è stimato in circa 600 collaboratori impiegati nei punti vendita diretti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, e circa 170 persone impiegate presso la sede centrale. L’azienda si impegna fin da subito, nell’ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile. Il piano annunciato oggi mira a supportare lo sforzo di rilancio delle attività di Carrefour in atto in Italia, un mercato chiave a livello globale in cui l’azienda intende continuare ad investire in modo sostenibile, avvalendosi del totale supporto e della solidità finanziaria del Gruppo".
Rischio azioni sindacali
La Filcams Cgil ha già annunciato che lunedì 4 ottobre 2021 "convocherà le delegate e i delegati per fare una valutazione compiuta e promuovere le azioni da portare avanti unitariamente".