“Per contrastare il terrorismo non bastano più le frasi di circostanza”

L'assessore chiede più collaborazione a sindaci ed imam del territorio

“Per contrastare il terrorismo non bastano più le frasi di circostanza”

Un forte appello quello di Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suo e Città metropolitana durante un dibattito sugli attentati.

“Basta con le frasi di circostanza per contrastare il terrorismo, bisogna collaborare”

“Non bastano piu’ le frasi di circostanza – ha detto la Beccalossi – I rappresentanti delle comunità islamiche e i sindaci che finora non lo hanno fatto, devono collaborare senza se e senza ma con le istituzioni e le Forze dell’ordine, togliendo ogni minimo dubbio su moschee clandestine, imam più o meno ufficiosi che potrebbero predicare odio e segnalando chiunque passi da quei luoghi destando anche il minimo sospetto”. Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta’ metropolitana Viviana Beccalossi, intervenendo nel dibattito sugli attentati che hanno colpito ieri la Spagna e oggi la Finlandia.

“Le associazioni islamiche non sempre sono collaborative e i sindaci ignorano gli inviti”

“In questi mesi – ha proseguito la Beccalossi – abbiamo lanciato decine di appelli e inviti a fare emergere tutte le situazioni ‘in ombra’ nelle nostre città, dove si sono moltiplicati luoghi di culto islamico irregolari, che in alcuni casi hanno visto transitare personaggi poi accusati e anche espulsi per le proprie posizioni estremiste. Peccato che le diverse associazioni islamiche, compatte e allineate quando si e’ trattato di contrastare la nostre legge sui luoghi di culto, non si sono dimostrate altrettanto solerti nell’aiutare noi e i sindaci a fare emergere le situazioni irregolari e che molti sindaci abbiano preferito ignorare i nostri inviti a collaborare”.

“Il mio pensiero va alle vittime di questi mostri”

“In questo momento – ha concluso l’assessore – il pensiero va alle vittime di questi mostri. Mostri che vogliamo combattere anche nella vita di tutti i giorni, come ha fatto Regione Lombardia con il lavoro di mappatura delle moschee e l’equiparazione dei centri culturali islamici, in cui si professa la fede, a luogo di culto con l’obiettivo di assoggettarli alla nostra legge, che, di fatto, offre ai sindaci la possibilità di dare un giro di vite a realtà incontrollate e illegali”.