Mancanza dei medici di base, scintille in Consiglio
E ieri, per l'appunto, è giunta in Comune la risposta del dg di Ats Bergamo Giupponi che ha confermato le criticità presenti in tutta la bergamasca.
Scintille e tensione in Consiglio per la mozione di "Progetto Comune Brignano". Che la questione dell’attuale carenza di medici, di cui si parla già da oltre due mesi, avrebbe fatto discutere già si sapeva, e in effetti i toni usati in Consiglio comunale sono stati piuttosto duri da ambo le parti.
Mancanza dei medici di base
Da un lato il consigliere proponente Noemi Galimberti, che ha dovuto fare i conti con l’esigua risposta al suo appello alla cittadinanza perché partecipasse alla seduta – solo sette o otto gli spettatori, alcuni dei quali membri proprio di "Progetto Comune" – e con la compattezza del gruppo di maggioranza nel rifiutare la mozione. Dall’altra parte, invece, il sindaco Beatrice Bolandrini e i suoi assessori e consiglieri, che hanno ribadito la propria posizione e provocato Galimberti sull’esito del primo incontro avuto con il dirigente di Ats Massimo Giupponi. In mezzo, quasi super partes e conciliante con entrambi i gruppi, il capogruppo leghista Stefano Biffi, che ha votato a favore della mozione pur riconoscendo in qualche misura l’impegno dell’Amministrazione nel fronteggiare la situazione di disagio dettata dalla mancata sostituzione del medico ora pensionato Alfredo Di Landro.
La replica del sindaco
"E’ stata una pagina triste della storia del Consiglio comunale – ha commentato a caldo il sindaco Bolandrini – Ho chiesto a Galimberti di esporci i risultati della sua raccolta firme e l’ho invitata a non illudere i cittadini perché non bastano delle firme a risolvere un problema di questa portata. Da lì Galimberti ha prima proposto di destinare uno stanzino della Polizia locale ad ambulatorio per un nuovo medico, poi ha lanciato un’invettiva accusando i membri del mio gruppo di essere sostanzialmente succubi delle mie decisioni. Mi ha fatto anche un certo effetto vedere che il consigliere non sapeva che la dottoressa Ambrosini da anni ha pazienti brignanesi ma con lo studio ad Arcene: praticamente da sempre alcuni brignanesi hanno il medico di base fuori paese, e lei se n’è mai accorta solo ora".
"Ringrazio la cittadinanza per non essersi presentata alla seduta, evitiamo gli assembramenti. La questione ci sta a cuore e ci stiamo muovendo, come ho già ribadito più volte. Serve però un minimo di coscienza nel prendere atto del contingente storico in cui ci troviamo, senza strumentalizzare la questione a fini politici illudendo le persone".
Amarezza per Galimberti
Sfumata la rabbia esplosa durante la seduta, restano amarezza e preoccupazione invece a Noemi Galimberti.
"E’ andata com’è andata – ha commentato – Ho capito che neanche su una questione che interessa tutti c’è stata la capacità del Consiglio di superare le parti politiche. Sono diversi i Comuni che hanno attivato un Cad settimanale sul proprio territorio, credo che qui sia mancato il coraggio di osare qualcosa che sì, non era facile, ma che andava tentato. Si è scelto invece di rimanere fermi, peccato. Ringrazio il consigliere Biffi che ha compreso lo spirito della mozione e l’ha appoggiata, ha capito che era stata avanzata nell’interesse di tutti i cittadini".
La risposta di Ats
Bolandrini ha poi precisato come "il dialogo con Ats non si sia mai interrotto, anzi continua, sia da parte della sottoscritta, sia da parte della dottoressa Eleonora Leoni, responsabile dell’ufficio Servizi alla Persona". E ieri, per l'appunto, è giunta in Comune la risposta del dg di Ats Bergamo Giupponi che ha confermato le criticità presenti in tutta la bergamasca e dovute, in parte, anche alla scarsa risposta al bando indetto a luglio. Detto questo, Giupponi ha confermato che l'Ats verificherà anche l'ipotesi di una CAD in paese.