Botte su appuntamento, le risse organizzate da decine di ragazzini corrono su Instagram
Sui social i giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni hanno creato un gruppo dove si sono insultati dandosi appuntamento per regolare i conti sul "campo".
"Prima regola del Fight Club, non parlare mai del Fight Club". Non hanno di certo osservato questa indicazione divenuta celebre nell’omonimo film, i ragazzini che lo scorso 1 maggio, al Parco dei Fontanili di Antegnate, si sono pestati... per gioco.
Botte su appuntamento ad Antegnate
Un fatto grave, già di per sé, ma ancor più se lo si considera nella sua complessità. Tutto infatti è iniziato sui social dove i giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, frequentanti quindi le scuole medie, hanno creato un gruppo dove reciprocamente si sono insultati dandosi appuntamento per regolare i conti sul "campo". Così si sono presentati divisi in due schieramenti durante la festa dei lavoratori nell’area verde antegnatese e, dopo un breve diverbio, sono passati direttamente alle mani. E non solo. Infatti alcuni avevano pensato bene di premunirsi di catene e altri oggetti contundenti e persino una bicicletta è stata usata come arma da combattimento.
La rissa filmata e pubblicata su Instagram
Tutta la rissa è stata filmata e pubblicata su Instagram. Il filmato è girato su molti smartphone fino ad arrivare ai dirigenti della scuola media dell'istituto Comprensivo "Lotto" di Covo, frequentato appunto da gran parte dei protagonisti della zuffa. Una testimonianza che ha raggiunto anche i sindaci dei Comuni coinvolti: Covo, Antegnate e Fontanella.
Carabinieri a scuola
Immediatamente sono state chiamate le Forze dell’ordine. E l'intervento del comandante della stazione di Romano nelle classi ha scongiurato un altro combattimento, già programmato per l'8 maggio. Dopo la visita dei militari a scuola, molti dei protagonisti della rissa si sono sentiti braccati e così una volta a casa, hanno confessato ai genitori quanto accaduto, rivelando le vere cause dei lividi e ferite che ancora portavano sul proprio corpo.
Il "ring" al Parco dei Fontanili
Il crollo di alcuni dei protagonisti ha così permesso di ricostruire l'entità del fenomeno. A quanto sembra quello dell’1 maggio è stato uno dei tanti episodi che si sono succeduti almeno da tre mesi a questa parte, quando oltretutto la Lombardia era in zona rossa.
I protagonisti delle risse sono residenti in vari Comuni tra cui: Covo, Antegnate, Fontanella, Ghisalba e Cortenuova. Il punto di ritrovo è sempre stato il parco dei Fontanili, davanti al centro commerciale di Antegnate e qui numerosi ragazzi, a volte anche una cinquantina si sono affrontati a più riprese.
Il disagio degli adolescenti
Il fenomeno delle "Botte su appuntamento" è diffuso in tutta Europa. Un rituale tribale fomentato dalla uso malsano dei social. E che ha preso il via nel pieno della pandemia, con gruppi di adolescenti che si sono ritrovati in luoghi noti, in spazi aperti, nelle piazze del loro ritrovo, scatenando risse e assembramenti, nella maggior parte dei casi senza utilizzare le mascherine per proteggersi dal contagio.
Azioni che sembrerebbero anche una provocazione alle regole restrittive sanitarie, considerato l'elevato numero dei partecipanti alle risse e l'inevitabile creazione di assembramenti.
La "brutta faccia" dei social
Come successo per altri fatti di cronaca in cui sono state raccontare tragedie di adolescenti adescati on line, anche per le maxi risse recitano un ruolo centrale i social. Questi strumenti infatti hanno dato la possibilità di una coordinazione in tempo reale dei gruppi di adolescenti per ritrovarsi e dare inizio ai combattimenti. La pubblicazione dei video della rissa è una conseguenza della ricerca di fama dei protagonisti, una ricerca sempre più indotta dai social in cui attraverso dei semplici like si può diventare delle celebrità.