Anche Vailate dà la cittadinanza onoraria al Milite ignoto
Il vicesindaco Cofferati a Udine per la chiusura delle commemorazioni.
Il vicesindaco di Vailate Pierangelo Cofferati a Udine per la chiusura delle commemorazioni per i cent'anni del Milite ignoto.
Milite ignoto cittadino d'Italia
In occasione del centenario della tumulazione del Milite ignoto all’Altare della patria di Roma, avvenuto il 4 novembre 1921, il "Movm" (Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia), in collaborazione con Anci, ha dato il via al progetto “Milite ignoto, cittadino d’Italia”.
Si tratta di un'iniziativa che prevede di conferire la cittadinanza onoraria al Milite ignoto da parte dei Comuni italiani aderenti.
In trasferta a Udine
Fra questi, anche Vailate, come spiegato dal vicesindaco Pierangelo Cofferati, presente alla cerimonia tenutasi a Udine, che durante la Prima guerra mondiale era definita "Capitale della guerra".
"Ho rappresentato il Comune di Vailate su delega del sindaco per raccogliere la pergamena preparata per il comune di Vailate in concomitanza con la chiusura della commemorazione riguardante i 100 anni del Milite ignoto - ha spiegato Cofferati - Nel 1921 con un processo parlamentare votato all'unanimità ,venne individuato il milite ignoto e venne individuata nell' Altare della patria la sua collocazione e quest'anno, essendo trascorsi 100 anni , molti i comuni d'Italia fra cui anche Vailate questa sera durante il consiglio, e rilasceranno la cittadinanza onoraria al Milite ignoto. La manifestazione di Udine si inquadra in un contesto più ampio che riguarda una vera rievocazione storica della Prima Guerra Mondiale".
La delegazione cremasca
Con lui, c'erano anche l'assessore di Agnadello Jessica Magurno e il vailatese Virginio Fontana, ringraziato dall'Amministrazione per la sua costante opera di ricerca e memoria storica sugli eventi bellici e sui caduti.
La commemorazione ha ospitato gli interventi del presidente del Consiglio regionale della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedigra e del sindaco di Udine Pietro Fontanini, che hanno entrambi posto l'accento sull'importanza della memoria, attraverso la quale le giovani generazioni possano conservare il ricordo delle sofferenze passate.