Un ammanco di 5mila euro mette nei guai un militante del M5S
Il consigliere provinciale cinquestelle Dario Violi: "Chi sbaglia paga nel Movimento"
Un cassiere "prestigiatore" che fa sparire gli incassi della festa provinciale e il partito che insabbia per un anno intero l'ammanco di 5mila euro, fino a quando la vicenda non viene allo scoperto. E' quanto successo a un militante del M5S di Ghisalba, ora allontanato dal movimento politico.
I fatti
Non è passato molto tempo dalla chiusura dell'ultima festa provinciale "Bergamo sotto le stelle" all'area feste di Ghisalba, durante la quale era intervenuto anche Luigi Di Maio. Stiamo parlando infatti dello scorso anno, quando il fondatore del Meetup del paese e dell'associazione che per due anni ha organizzato la festa provinciale dei 5 stelle, avrebbe fatto sparire parte dei ricavati della festa, per una somma di 5mila euro.
La reazione del Movimento
Una volta scoperto, con il riordino dei conti della manifestazione, i compagni l'hanno messo spalle al muro, e lui li ha restituiti. Questo, almeno secondo la versione dei dirigenti grillini locali. "Chi sbaglia paga nel Movimento - ha dichiarato Dario Violi, consigliere provinciale pentastellato - Sono state fatte delle verifiche ed è emerso l'ammanco. Restituito il dovuto, un centinaio di militanti della Provincia hanno firmato la segnalazione che ha dato inizio alla procedura prevista per l'espulsione". Ma se un disguido contabile può accadere quel che colpisce è il silenzio piombato sulla vicenda per i dodici mesi seguenti. Ad aprile è pervenuta al Comune come ogni anno, la richiesta di utilizzo dell'area feste per il raduno provinciale 2017. Da regolamento l'area può essere usata solo da gruppi locali e infatti il M5S si appoggia a gruppi ghisalbesi. Ma sulla richiesta formale di aprile figura il gruppo "Apertamente", facente capo a Sara Paratore, militante M5S di Martinengo, e non più quello facente capo al referente ghisalbese.
Qualche perplessità
Ciò potrebbe significare che il militante già a inizio primavera era stato "fatto fuori", o si era messo da parte. Ma solo ad agosto si è saputo qualcosa di più sul perché. Dalla sua, l'interessato ha dichiarato: "Non ho mai rubato niente, i conti sono lì da vedere. In qualità di presidente potevo disporre dei fondi dell'associazione e ad aprile. Quando il Movimento ha scelto di avvalersi dell'associazione "Apertamente" ho versato quanto raccolto senza ammanchi sul nuovo conto. Non sono stato nemmeno espulso, mi sono allontanato volontariamente".