Rapinarono una donna a Seriate, in manette due uomini di Stezzano e Scanzorosciate
Dopo cinque mesi di indagini, i due uomini sono stati riconosciuti grazie ad alcuni filmati di videosorveglianza.
Armati di spray al peperoncino, rapinarono una donna portando via un bottino da 30.000,00 Euro. Arrestati due uomini.
L'arresto
Nella giornata di ieri, venerdì, i Carabinieri della Compagnia di Bergamo hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone accusate di rapina aggravata, commessa a Seriate lo scorso ottobre. Unitamente alle due misure cautelari, sono state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di altri soggetti indagati.
La rapina
Il fatto risale allo scorso 26 ottobre, quando una donna, dipendente di una ditta che opera all’interno del mercato ortofrutticolo di Seriate, mentre si recava in banca per depositare l’incasso giornaliero fu avvicinata da due soggetti a bordo di un motorino i quali, con l’utilizzo di spray urticante al peperoncino, la aggredirono e le portarono via circa 30mila euro. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo e condotte dai militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo, hanno permesso di accertare la responsabilità di due soggetti, un 54enne residente a Stezzano e un 69enne residente a Scanzorosciate, entrambi già gravati da diversi precedenti in materia di reati contro il patrimonio.
La ricostruzione degli inquirenti
I militari, dopo la visione di decine di immagini di videosorveglianza, hanno individuato i due che, dopo aver atteso nei pressi di un parcheggio di un supermercato vicino, a bordo di un motorino, hanno seguito la donna fin dall’uscita del mercato ortofrutticolo, bloccandola nel parcheggio antistante la filiale bancaria, per poi darsi alla fuga con il bottino. Partendo da queste immagini, sono state poi avviate una serie di specifiche attività tecniche che hanno permesso di raccogliere elementi nei confronti dei due arrestati. In particolare, nel corso delle indagini si è accertato che il motorino utilizzato per la rapina, ritrovato poi bruciato a Grassobbio, fosse oggetto di furto avvenuto poche settimane prima. I due, per eludere le indagini, avevano infatti completamente bruciato il motociclo, cosa che però non era servita in quanto,
successivamente, nel corso di una perquisizione, erano state ritrovate, in casa di uno dei due arrestati, alcune parti riconducibili proprio al motorino in questione. Quest’ultimo, sempre nel corso delle indagini, veniva inoltre anche denunciato per appropriazione indebita di una autovettura trovato a lui in uso. L’operazione ha permesso di fermare e di associare al carcere i due autori della rapina, il primo rintracciato
nel comune di Scansorosciate mentre il secondo soggetto, che in un primo momento si era reso irreperibile, è stato poi individuato e fermato, in tarda serata in un hotel nel comune di Costa Volpino, in possesso di un furgone risultato rubato, motivo per il quale nei suoi confronti è poi scattata anche la denuncia per ricettazione. Nel corso dell’operazione, è stato anche denunciato un altro soggetto, vicino ai due arrestati, che è stato trovato in possesso anch’egli di una autovettura oggetto di furto, alla quale aveva apposto targhe contraffatte e al cui interno custodiva oggetti atti allo scasso. Per quest’ultimo, un 70enne di Gorle, è scattata la denuncia per ricettazione e possesso di oggetti atti ad offendere.