Stop agli sprechi

Vaccini sprecati? Arrivano le liste di riserva per non buttare dosi preziose

Si tratta di una lista parallela di nominativi presi da chi ha già dato la disponibilità alla vaccinazione e appartenente alle categorie delle Fasi 1 bis e 1 ter.

Vaccini sprecati? Arrivano le liste di riserva per non buttare dosi preziose
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E' di ieri sera l’ordinanza del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo contro lo spreco di dosi avanzate a fine giornata, e oggi la risposta della Lombardia: via alle liste di riserva.

Mai più vaccini sprecati

Nessuna autocandidatura e nessuna coda fuori dal centro vaccini per accaparrarsi una dose “avanzata” a fine giornata: com’era prevedibile saranno infatti adottate delle “liste di riserva” da cui attingere per somministrare le dosi di vaccino che restano inutilizzate a fine giornata e che andrebbero, altrimenti, verso la distruzione.

Un fenomeno di cui non si conoscono i numeri (anche se di mancate presentazioni ai centri, volontarie o meno, si continua ad avere notizia) ma che a maggior ragione con AstraZeneca sospeso e comunque da settimane “evitato” da molti candidati e la scarsità di Pfizer e Moderna, il Commissario Straordinario Figliuolo ha deciso di voler combattere.

La risposta lombarda è quella delle “liste di riserva”, simile a quella adottata dalla Usl valdostana nei giorni scorsi: una lista parallela di nominativi presi da chi ha già dato la disponibilità alla vaccinazione e appartenente quindi alle categorie delle Fasi 1 bis e 1 ter.

“No alle autocandidature”

Niente possibilità quindi di anticipare i tempi per chi attende il suo turno come fragili non ospedalizzati e under 80. Persone che da domenica, dopo le dichiarazioni di Figliuolo a Che Tempo Che Fa (“se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò chiunque passa va vaccinato”) hanno comunque tentato di presentarsi a fine giornata fuori dai centri vaccinali.

“Sono giornate in cui, anche legittimamente, i cittadini pongono domande – ha fatto sapere il Dg del Welfare lombardo Giovanni Pavesi –  Molte persone si stanno anche presentando negli ospedali per ‘candidarsi’ alla somministrazione del vaccino, ma su questo punto è necessario fare chiarezza. Confidiamo nella collaborazione e senso civico da parte di tutti – conclude Pavesi – evitando tra l’altro code inutili e il rischio di assembramenti“.

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