Urgnano

Il video dello scempio al bosco di Cascina Spina

Necessario bonificare l'area dall'amianto presente, il sindaco Epizoi: "L'intenzione è quella di ripiantumare".

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Tagliato il bosco di Cascina Spina, è sparito l'ultimo polmone verde di Urgnano, ed è subito polemica.

Taglio massiccio di alberi

L’operazione di abbattimento di alcuni filari alberati in località "Cascina Spina", per molti l’ultimo polmone verde di Urgnano, ha generato perplessità all’interno della comunità. A sollevare la questione è stato Olivo Campana, ex consigliere comunale.

"Una distesa vuota e degradata di alberi di 45-50 anni abbattuti, filari di ceppaie, cataste di ramaglie, radici strappate, questa è la scena desolante alla Cascina Spina, la zona alberata e boschiva considerata l'unico "polmone verde" rimasto vicino all'abitato di Urgnano – ha commentato Campana – Il Covid, che tanta sofferenza ha portato al nostro paese, che ha fermato le nostre attività e la nostra vita sociale, guarda a caso, ha invece permesso lo scempio assurdo di questo patrimonio "boschivo" naturalistico e paesaggistico che doveva essere tutelato e valorizzato anche a beneficio della qualità della vita della nostra comunità. Rivolgo quindi un appello ai cittadini di Urgnano e Basella, ai gruppi, alle associazioni e a quanti hanno a cuore la salute e il futuro del nostro paese per attivarsi e dare una mano ad individuare le responsabilità e a ripristinare e tutelare il patrimonio naturistico dell'area".

Via gli alberi e...l'eternit

Per l’Amministrazione comunale però tutto sarebbe sotto controllo. Infatti, nella località di Cascina Spina ci sono alcuni capannoni, che negli anni 70 erano impiegati per l’allevamento di alcuni capi di volatili, abbandonati da circa un trentennio. Lo stop alle attività umane ha fatto sì che la natura si riappropriasse dei suoi spazi, creando un folto bosco.  Recentemente, qualcosa si è mosso e si è fatta avanti una nuova impresa che ha intenzione di riqualificare l’area.

Urgnano Bosco Cascina Spina
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"Per portare a termine la riqualificazione è stata condotta una pulizia degli argini, una rimozione delle piante cadute in seguito agli eventi atmosferici ed una pulizia delle piante che avevano occupato la zona dei capannoni – ha spiegato il sindaco Efrem Epizoi – con l’amministratore delegato abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione. L’idea è infatti quella di ripiantumare gli alberi abbattuti. Ma su quei capannoni ci sono circa 20mila mq di amianto. La proprietà ci ha avvisato che l’intenzione è quella di bonificare il sito. Tutta quella quantità di amianto non mi lascia sereno, seguiremo passo passo l’evoluzione della faccenda, con un occhio di riguardo anche alla piantumazione".

Quanto tempo prima di riavere il bosco?

A commentare la vicenda, con parole amare, è stata anche Maria Rosaria Zammataro (consigliere comunale di minoranza indipendente).

"Ma dove sono finite la ampie distese alberate che tanto bella han fatto la nostra Urgnano? – ha detto – Passando nei paraggi della Cascina Spina ora tutto è appiattito, gli alberi sono stati tagliati. Pure lungo gli sentieri che collegano Urgnano a Basella, a Cologno al Serio ed a Spirano, è stata fatta una operazione di maxi taglio. Di primo impatto questo genera una sorta di sconforto, una delusione cocente. A tal riguardo ho inoltrato al Comune di Urgnano, in qualità di consigliere, una richiesta di accesso agli atti, allo scopo di conoscere ed analizzare la documentazione al fine di comprendere le motivazioni di tale scelta amministrativa. Non è mia abitudine dare giudizi affrettati o muovere critiche senza prima aver analizzato a fondo la questione, tuttavia resta il fatto che le ampie distese alberate situate nelle periferie di Urgnano e Basella, spesso meta di passeggiate lungo i sentieri, lontani dal centro abitato ed immersi nel verde, hanno lasciato il posto a tanta legna da ardere. Chissà quanti anni, quanti decenni ci vorranno per poter ripristinare quei polmoni verdi che hanno dato tanta bellezza e tanta linfa vitale al nostro territorio".

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