Gli atti vandalici continuano e sui social è polemica
Il primo cittadino fa un appello: "Voglio richiamare le famiglie al loro dovere di genitori e alla necessità di insegnare il rispetto delle regole".
Non si fermano gli atti vandalici a Ghisalba e sui social è polemica con l'Amministrazione comunale. Ma il sindaco Gianluigi Conti ha voluto lanciare un appello alla comunità, invitando all’unità. Invitando ciascuno a prendersi le proprie responsabilità.
Gli atti vandalici turbano Ghisalba
Riferendosi agli atti vandalici successi nello scorso fine settimana, soprattutto a danno dei parchi pubblici, il primo cittadino di Ghisalba è intervenuto. "E, come nelle settimane precedenti, al mattino si sono sprecati i commenti sui social. Io parto sempre dal concetto che le critiche rivolte all'Amministrazione comunale devono essere uno stimolo a evitare errori per il futuro e accettate con spirito costruttivo. Ma francamente, davanti a certe osservazioni, non posso stare in silenzio". Le contromisure sono già state prese. "Precisato che di notte non possiamo avere in servizio gli agenti della Polizia locale, va detto che da mesi i carabinieri della stazione di Martinengo sono informati del problema - ha sottolineato Conti -. Settimanalmente parlo con il comandante della Stazione, che però ha a disposizione solo una pattuglia notturna, con la quale deve controllare 5 Comuni".
L'invito ai genitori
Ad aggravare la situazione è che questi episodi di vandalismo non si verificano solo a Ghisalba, ma sono comuni anche a Martinengo, Mornico, Palosco ed altri territori limitrofi. "Questi episodi si stanno verificando ogni fine settimana in ogni Comune, quindi l'unica pattuglia disponibile dovrebbe controllare cinque Comuni – ha proseguito il sindaco –. Ciò detto, voglio ricordare a tutti che da tempo è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 di ogni mattino. A chi tocca far rispettare questa norma ai ragazzi, soprattutto se minorenni? È un compito dell'Amministrazione comunale o dei genitori dei ragazzi? Possibile che i genitori di questi ragazzi, vedendo che i loro figli non rientrano alle 22, non si preoccupino? Ed è possibile che il mattino successivo si chiedano cosa faccia l'Amministrazione comunale per evitare gli atti vandalici e non si interroghino sui propri doveri di genitori? Ha risposto bene la vicesindaca Bruna Sassi ad alcune critiche apparse stamattina su un gruppo social: i figli non sono dell'Amministrazione comunale".
"Per questo, senza nessun intento polemico, voglio richiamare le famiglie al loro dovere di genitori e alla necessità di insegnare il rispetto delle regole - ha concluso il primo cittadino -. Le sanzioni, le multe e le denunce non devono essere il modo per educare i ragazzi, ma solo l'ultimo intervento, quando non ha avuto effetto il ruolo educativo della famiglia. Mi auguro che queste riflessioni vengano lette e prese a cuore da ogni genitore".