Il caso

Omicidio Ogliari, arrestati di nuovo dopo 14 anni Jolanta ed Edgar

  Dovranno scontare 30 anni di carcere per l'omicidio di Angelo Ogliari, a Cremosano.

Omicidio Ogliari, arrestati di nuovo dopo 14 anni Jolanta ed Edgar
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Sono stati arrestati e portati in carcere questa mattina dai carabinieri di Crema  Jolanta Lewandoska e Edgar Fagraldines.  Dovranno scontare 30 anni di carcere per l'omicidio di Angelo Ogliari, a Cremosano. Quattordici anni dopo, ha dunque finalmente termine una vicenda processuale che sembrava infinita.

Confermata la condanna per omicidio

L'ordine di carcerazione è arrivato stamani ed è stato eseguito dai carabinieri di Crema dopo che la Cassazione, ieri, ha confermato la condanna per omicidio volontario a carico dei due. Lei era l'ex compagna della vittima, mentre Edgar il nuovo compagno di lei, dopo la separazione da Ogliari. Una separazione burrascosa  che portò a un'aspra battaglia legale per la custodia della figlia.  Proprio in questo contesto era maturato l'omicidio, brutale ed efferato.

Ucciso con un colpo alla testa

Il cadavere di Angelo Ogliari, 43 anni, di Cremosano, venne rinvenuto nella sua abitazione di via Mascagni  il 31 ottobre 2007. L'autopsia rivelò che l'uomo era stato ucciso con un colpo alla testa sferrato con un corpo contundente non identificato e mai ritrovato. Subito le attenzioni degli inquirenti si concentrarono sull'ex moglie e sul suo nuovo compagno, che si erano però sempre dichiarati estranei all'omicidio. Il movente, secondo l'accusa, era fin troppo chiaro: l'affidamento della figlia che la madre aveva portato in Polonia.

La battaglia per la figlia

La vicenda era diventata del resto, mesi prima, un caso mediatico. Dopo la fine della relazione con Jolanta, Ogliari  aveva infatti fatto di tutto per far tornare in Italia  la sua piccola, nata nel 2000 dalla relazione con  la donna e della quale aveva ottenuto l’affidamento esclusivo in Italia, confermato da due sentenze dell’Autorità Giudiziaria polacca. La bambina tuttavia non gli venne mai restituita.

L'omicidio Ogliari

L'ex moglie di Ogliari e quello che all'epoca dei fatti era il suo nuovo compagno  hanno ucciso il commerciante proprio al culmine dell'ennesimo litigio sull’affidamento della figlia. L’omicidio aveva suscitato grande clamore in tutto il Cremasco, dove Ogliari era molto conosciuto. E molti suoi amici avevano raccontato che lui si sentiva minacciato, in pericolo. Si era rivolto oltre che agli avvocati, anche alle associazioni che seguono i genitori in difficoltà, andando anche in televisione per rivendicare i suoi diritti. Ogliari venne tramortito sul passo carraio della villetta e poi ucciso nell'abitazione, dove venne lasciato senza vita in una pozza di sangue fra il garage e il bagno di casa sua. I periti trovarono l'impronta di un piede nudo, riconducibile a quello di una donna. Il corpo venne rinvenuto il giorno dopo, quando gli amici, non avendo più sue notizie, diedero l'allarme.

Il processo e gli infiniti ricorsi

Assolti dal Tribunale di Crema in primo grado, assolti in appello a Brescia, i due tornarono in Tribunale in seguito del ricorso in Cassazione della Procura. I giudici della Suprema corte decisero per un nuovo processo davanti alla Corte d’appello di Milano che nel 2015 condannò i due imputati a trent’anni di reclusione. Successivamente ci fu un nuovo ricorso in Cassazione, con rinvio in Corte d’Appello a Milano che nel 2018 ha confermato la condanna a trent’anni di reclusione. All’ennesimo ricorso presso la Corte di Cassazione, a tre anni di distanza dalla sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Milano, i Giudici di legittimità hanno confermato la condanna a trenta anni di carcere per omicidio volontario, ponendo fine alla vicenda.

Ora i due, Jolanta ed Edgar, si trovano rispettivamente nel carcere femminile di Brescia “Verziano” e nel carcere di Cremona.

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