Baruffi rompe con Bolandrini sull'ex asilo: adesso è crisi vera
A Caravaggio si fa sempre più in salita la strada per la rielezione del sindaco Claudio Bolandrini.
Elezioni 2021, a Caravaggio si fa sempre più in salita la strada per la rielezione del sindaco Claudio Bolandrini. Oggi pomeriggio infatti, mercoledì, il suo stesso presidente del Consiglio Augusto Baruffi ha pubblicamente annunciato che non lo sosterrà più alle prossime elezioni, a giugno.
Baruffi: "Non sosterrò Bolandrini nemmeno al ballottaggio"
"Ho deciso non farò più nessun accordo con il sindaco Bolandrini, né al primo turno né al ballottaggio. Gli avevo chiesto solo una cosa: di poter realizzare il mio progetto sull'ex asilo Umberto I. Ero disposto a fare non uno, ma diecimila passi indietro. Non mi interessa nemmeno fare il sindaco: volevo solo realizzare questo progetto per la comunità. Vengo invece a sapere dalla stampa che evidentemente la mia idea non è fattibile, secondo l'attuale Amministrazione comunale. Quindi, alle prossime comunali non sosterrò più Bolandrini e la sua lista. Non ci vogliono? Arrivederci e grazie".
Si doveva parlare perlopiù di urbanistica, durante la conferenza stampa organizzata nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 27 gennaio, dal presidente del Consiglio comunale Augusto Baruffi. Oggetto dell'incontro avrebbe dovuto essere infatti la presentazione del progetto di recupero per l'ex scuola dell'infanzia in pieno centro storico, che Baruffi con il suo gruppo porta avanti ormai da anni e che è ormai a un livello avanzato. Si è parlato invece, e davvero a lungo, di politica. Perché proprio su come riqualificare la struttura si è giocata in queste ore quella che probabilmente è stata una delle partite a scacchi pre-elettorali più importanti, in vista del voto della prossima primavera.
La rottura sul progetto per l'asilo Umberto I
Bruciando sul tempo l'ormai ex alleato Baruffi, ieri a PrimaTreviglio.it e al Giornale di Treviglio il sindaco Claudio Bolandrini aveva infatti già presentato la propria idea di riqualificazione dello stabile. Una mossa che il presidente del Consiglio - che alle elezioni del 2016, dopo aver rotto con la Giunta leghista di Giuseppe Prevedini, decise di sostenere il centrosinistra di Bolandrini - ha letto come una vera e propria sfida.
Tradimento o pretesto? Si apre la strada alla ricostituzione del centrodestra
Tanto è bastato per rompere definitivamente un'alleanza che, stando ai rumors, traballava del resto già da un bel po' di tempo. Che sia stato un pretesto? Possibile. Il divorzio tra i due rende d'altra parte ancora più solida, oggi, l'ipotesi secondo cui alle elezioni del 2021 il centrodestra caravaggino si ripresenterà unito, in una coalizione formata proprio da Baruffi, dalla Lega e da una lista civica a sostegno del candidato sindaco Carlo Mangoni. Di certo, il presidente del Consiglio oggi ha detto di essersi sentito tradito dal suo sindaco, e non gliele ha certamente mandate a dire.
"Non ci vogliono? Andiamo per la nostra strada" ha concluso, furioso.
Scossoni dentro e fuori la Giunta
Non è finita: per Bolandrini, che si ricandiderà a sindaco, le cose si complicano anche su un altro fronte. Settimana scorsa, come abbiamo spiegato sul numero in edicola del Giornale di Treviglio, si è infatti consumata una (quasi) rottura anche all'interno della stessa Giunta, con i due assessori Federica Banfi e Pierluigi Lanzeni che si sarebbero in più occasioni dichiarati indisponibili a correre di nuovo a sostegno del sindaco. Ebbene l'assessore Lanzeni, questo pomeriggio, si è fatto trovare al momento giusto e al posto giusto, tra gli ospiti di Baruffi, per assistere all'ufficializzazione della rottura. Un caso? In ogni modo ha affermato di gradire il progetto e invitato Baruffi a risedersi al tavolo con Bolandrini.
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Nella foto in alto: Augusto Baruffi e il sindaco Claudio Bolandrini in una foto di alcune settimane fa. Il "patto del cioccolatino", evidentemente, si è sciolto.