Baristi e ristoratori protestano in piazza: "Così le nostre attività muoiono"
Niente riapertura dei bar e dei ristoranti. E a Cologno, decine di esercenti hanno deciso di reagire a loro modo, in occasione dell’iniziativa #IoApro1510. Ma senza violare la legge.
Niente riapertura dei bar e dei ristoranti. E a Cologno, decine di esercenti hanno deciso di reagire a loro modo, in occasione dell’iniziativa #IoApro1510. Nessuna adesione, però, all'iniziativa di disobbedienza civile nata su Telegram. Questa mattina dalle 10 alle 11, i ristoratori e i baristi sono scesi in piazza, autorizzati, per appendere alcuni manifesti in segno di protesta.
Manifesti funebri per bar e ristoranti
Sui cartelloni appesi a un pannello ci sono scritte di questo tipo: «Presto si spegnerà il bar Big Bang, nell’anno 2021. Ne danno il triste annuncio: il titolare e i dipendenti». Manifesti realizzati sul modello di quelli funebri, che riportano i nomi dei principali bar e ristoranti del paese, penalizzati fortemente dalle chiusure, che non ne possono più delle restrizioni imposte dai Dpcm, che bloccano di fatto le loro attività. O
Bar e ristoranti, ma non solo
Insieme a loro sono scesi in piazza anche le agenzie di viaggio colognesi come "Vivere e Viaggiare". E tanti altri, tutti uniti con l’obiettivo di far sentire la propria voce.
A spiegare il perché di questa decisione è stato Yunes Meharich, del Big Bang.
"Sappiamo benissimo che riaprire in questo modo può comportare un rischio in termini di contagio – ha spiegato – di fatto, ci sembra una scelta controproducente. Inoltre, temiamo il rischio di incorrere in multe in seguito ad eventuali controlli. Come ristoratori e baristi ci siamo consultati e abbiamo chiesto un’autorizzazione al sindaco per poter svolgere questo tipo di protesta, che mettesse tutti a conoscenza della situazione in cui giacciono oggi i bar e i ristoranti in Italia, mantenendo sempre un atteggiamento di responsabilità per il bene collettivo".
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