Valanga

Travolto dalla valanga, è morto lo scialpinista in Valle Imagna. E' un infermiere appassionato di montagna

E' un infermiere del 118 al Papa Giovanni XXIII

Travolto dalla valanga, è morto lo scialpinista in Valle Imagna. E' un infermiere appassionato di montagna
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E' morto lo scialpinista bergamasco travolto questa mattina, mercoledì 13 gennaio, da una valanga in Valle Imagna, tra Fuipiano e Brumano. Claudio Rossi, 42 anni, di Bonate Sopra, era un infermiere del 118 al Papa Giovanni XXIII, padre di due bambini piccoli.

Valanga in Valle Imagna travolge Claudio Rossi

Erano le 9.30 di oggi, mercoledì 13 gennaio, quando è stato dato l’allarme: una valanga, staccatasi sui monti della Valle Imagna, tra i comuni di Fuipiano e Brumano, aveva travolto un uomo che era uscito per un'escursione di scialpinismo insieme a un amico. Quando sono arrivati sul posto, i volontari del Soccorso Alpini e il personale medico a bordo di tre elicotteri partiti da Bergamo, Como e Sondrio hanno avviato le ricerche, concluse circa trecento metri a valle rispetto al punto di partenza, in mezzo al bosco. Claudio Rossi però era già in arresto cardiaco. Alle 12 Rossi è stato trasportato al Papa Giovanni in condizioni gravissime e, nonostante tutti i tentativi di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare.

Claudio Rossi in montagna

Lì, all’ospedale, conoscevano tutti Claudio. Il 42enne era infatti un infermiere del 118 al Papa Giovanni, con la passione della montagna. Era molto apprezzato per la sua competenza, per la sua capacità di lavoro. Ma soprattutto per la sua generosità, per il suo sorriso. Era uno di quegli infermieri del 118 che avevano affrontato il Covid in prima linea, sulle ambulanze e con l’elisoccorso.

Un appassionato di montagna, soccorso dai colleghi

Vista la bella giornata, Claudio aveva deciso di “regalarsi” un po’ di scialpinismo insieme a un amico che poi ha dato l’allarme. Rossi era uno sportivo, aveva corso in bicicletta da dilettante e ora come hobby aveva soprattutto lo sci e la corsa in montagna. Stamattina, ironia della sorte, lo hanno soccorso i suoi colleghi, senza sapere inizialmente che l’uomo travolto dalla valanga sulla Costa del Palio, in cima alla Valle Imagna, fosse proprio lui.

Non appena l’identità della vittima è stata resa nota, sui social sono iniziati ad arrivare i ricordi, i post di addio sulla pagina di Claudio. «Non ci credo ancora, sembra un brutto incubo», ha scritto qualcuno. "Siamo increduli e anche un po’ arrabbiati verso un destino ingiusto. Sei una persona di animo gentile e altruista, sempre attento ai bisogni altrui. Ci lasci in eredità un grande ricordo di te", scrive qualcun altro.

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