Santuario della Madonna delle Lacrime, completato il restauro della facciata
Si sono conclusi i lavori iniziati a giugno e costati 227.905 mila euro di cui 91.162 finanziati attraverso un contributo di Regione Lombardia.
La facciata del Santuario della Madonna delle Lacrime di Treviglio è tornata all'antico splendore. Si sono conclusi i lavori iniziati a giugno e costati 227.905 mila euro di cui 91.162 finanziati attraverso un contributo di Regione Lombardia.
Concluso il restauro al Santuario
“Si apre il Sipario. Finalmente vediamo conclusi i lavori di restauro alla facciata principale del nostro Santuario - ha commentato monsignor Norberto Donghi - Ultimo atto di un grande restauro che ha visto la parrocchia impegnata da alcuni anni. Il restauro, infatti, è cominciato nel 2015, con il mio predecessore monsignor Giovanni Buga. Il tetto, il pavimento, il riscaldamento a pannelli radianti, la cripta, tutte le superfici con gli affreschi, i gessi, gli stucchi, le grandi tele, la porta, i legni, i pulpiti, il coro e poi da ultimo la facciata e una ripulitura all’organo. Nulla è stato trascurato, tutto all’interno del nostro Santuario è stato restaurato per il grande evento del 2022. Un anno Santo che ricorderà i 500 anni del miracolo della Madonna delle Lacrime. La Vergine infatti pianse il 28 febbraio 1522. Il restauro della facciata è stato possibile grazie al contributo della Regione Lombardia. La parrocchia aveva partecipato a un bando che è stato vinto e che ci ha aiutato a pagare quasi il 50% dei lavori che sono stati fatti e grazie anche al contributo e alla generosità che non è mai mancata di
tanti fedeli e di tante persone della nostra città di Treviglio.”
Lo stato di degrado
La necessità del restauro, affidato agli architetti Claudia Bencetti e Gaetano Arricobene, della facciata è nata dal diffuso stato di degrado generato dall’azione del tempo, degli agenti atmosferici e da umidità di risalita capillare. Si riscontravano degrado e distacchi degli intonaci (campiture, lesene, fasce decorative, cornici), erosione e degrado del materiale lapideo (Ceppo dell’Adda, pietra di Sarnico, Beola), mancanza di porzioni di modellato e di parti degli elementi decorativi, patine da attacchi biologici, distacchi e screpolature della tinteggiatura, potenziali rischi di distacchi di materiale lapideo (con evidente pericolo per persone e cose), presenza di depositi superficiali di varia natura e alterazioni cromatiche, percolamenti diffusi, degrado dei portali lignei e della vetrata istoriata (con fitta rete metallica protettiva che ostacola il passaggio della luce).
I dettagli dell'intervento
Il restauro ha voluto restituire ai componenti della facciata un adeguato livello prestazionale ricreando quell’armonia di insieme che consente di apprezzare la facciata nel suo complesso, dando risalto ai ricchi elementi decorativi in materiale lapideo, quali cornici, statue, fregi e fasce
marcapiano che la ritmano, senza però cancellare le testimonianze storiche.
Il progetto di restauro in oggetto ha previsto, per ogni diverso materiale e a seconda delle caratteristiche fisiche e meccaniche e del livello di degrado, campionature e saggi stratigrafici, puliture a secco, preconsolidamenti, lavaggi con acqua a pressione e temperatura controllate, impacchi localizzati, integrazioni ed eventuali ricostruzioni, rimozione di intonaci in distacco e non idonei, ripristini con intonaco deumidificante e consolidamento di intonaci in opera, stuccature, consolidamenti, riequilibratura cromatica e velatura, protezione di superfici, rimozione di elementi metallici in disuso, trattamento delle parti in ferro con convertitore di ruggine e smalto ferro- micaceo; ripulitura, verniciatura e revisione del serramento metallico della finestra, restauro della vetrata e sostituzione della rete, restauro dei portoni lignei, recupero o sostituzione di scossaline in rame e piombo su tutti gli sporti della facciata, installazione di sistema di dissuasione dei volatili.
Terminati gli interventi conservativi, è stato attuato il Programma di Manutenzione Programmata e Preventiva, parte integrante del progetto, al fine di contenere le spese e operare una corretta ed economica programmazione degli interventi manutentivi e conservativi.
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