Il Parco dell'Adda e il WWF vogliono salvare il tritone crestato
E la rana di Lataste: due specie che vivono (anche) nell'oasi naturalistica del WWF "Le Foppe".
Quarantaseimila euro di lavori, cofinanziati da Fondazione Cariplo, per salvare il tritone crestato e la rana di Lataste che vivono nell'oasi del WWF "Le Foppe" di Trezzo. Si chiama Natura Vagante il progetto che l'area naturalistica di Trezzo sta portando avanti per garantire la sopravvivenza delle popolazioni di Rana latastei (Rana di Lataste) e Triturus carnifex (tritone crestato), due specie di anfibi che vivono nell'area umida protetta dal WWF. Ne dà notizia PrimalaMartesana.it
L'oasi del WWF di Trezzo
L’area verde si trova nella parte nord del Comune di Trezzo e si estende su una superficie di circa 9,67 ettari. Dista circa 840 metri dall’Adda. "Costituisce un raro esempio di rinaturalizzazione di un ambito estrattivo di argilla dell’alta pianura lombarda - spiega il Parco in una nota - Un sentiero pedonale ad anello, di poco più di un chilometro, conduce attraverso le nove pozze o foppe presenti nel sito, alimentate esclusivamente da acqua piovana, i cui livelli variano nell’arco dell’anno in funzione dell’andamento climatico stagionale. Le foppe si differenziano per dimensioni, profondità, esposizione al sole, caratteristiche fisiche, spondali e vegetazionali: sono adatte ad accogliere diverse specie animali, tra cui invertebrati, anfibi e rettili". Tra gli "ospiti" della zona ci sono diverse specie animali e vegetali di rilevanza comunitaria o regionale.
Il ruolo del Wwf
"Il Wwf Adda Milanese fu il primo che ad inizio anni ’90 segnalò lo stato di degrado dell’area e, in accordo con il proprietario, se ne prese cura. Nel 1993 con l’approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Nord il territorio dell’Oasi e altre aree limitrofe venivano classificate come Riserva Naturale. Attualmente è in vigore una convenzione tra Parco, Comune di Trezzo e Wwf Le Foppe e Vimercatese Onlus per la gestione ordinaria dell’area che scadrà nel 2023 - continua la nota - Compito dei volontari del Wwf locale eseguire ordinari interventi di gestione forestale naturalistica compatibilmente con le proprie possibilità e dotazioni, assicurare il miglioramento ambientale e naturalistico per favorire la presenza di fauna autoctona, promuovere iniziative didattiche, ricreative e turistiche per sensibilizzare la popolazione su tematiche di conservazione e tutela ambientale. La conoscenza dell’area e la passione dei volontari saranno fondamentali per un supporto operativo anche in questa fase dei lavori".
La situazione attuale
Le pozze presenti nell’Oasi le Foppe sono soggette a dinamiche di degrado, tra cui un naturale interramento dovuto all’accumulo di biomassa sul fondo, all'eutrofizzazione e alla carenza d’acqua. Da qui la minaccia alle popolazioni di anfibi e rettili. Gli interventi previsti quest’anno mirano a contrastare questi fenomeni. Saranno eseguiti con l’ausilio di un piccolo escavatore cingolato, dotato di benna specifica per lavori in acqua e pinza forestale, in grado di rimuovere la sostanza organica con la minor quantità di acqua possibile. La sostanza organica prelevata sarà trasportata in luoghi idonei. I lavori saranno condotti in Amministrazione Diretta da ERSAF (Ente regionale per i servizi all’Agricoltura e alle Foreste).
Nella foto: un tritone crestato (foto da Wikipedia in lingua italiana)