A Bergamo donne protagoniste della ricostruzione economica
La pandemia ha aumentato il carico di lavoro femminile tra smart working, homeschooling, lavoro domestico e di cura.
Disparità salariali, difficoltà di crescita personale e calo delle nascite. Sono temi intrecciati tra loro e uniti dalla centralità della figura femminile. Figura che oggi si pone al centro del dibattito per proporre e condurre una reale ricostruzione economica. Se n'è parlato a Bergamo.
Tavolo di confronto per ricostruire l'economia
La Provincia di Bergamo ha coordinato un Tavolo di lavoro composto da rappresentanti delle principali Istituzioni locali, delle organizzazioni datoriali, delle associazioni sindacali e da professioniste esperte sui temi delle discriminazioni di genere e delle pari opportunità da cui sono
emerse alcune linee di indirizzo e proposte operative che vogliono rappresentare, in questo momento storico, un salto di qualità innovativo negli investimenti e nelle pratiche oltre che nella visibilità, coordinamento e verifica.
I principali ambiti di intervento individuati sono:
- Formazione e cultura per abbattere le differenze di genere e gli stereotipi esistenti nel mondo del lavoro, in famiglia, nella scuola e in società.
- Alleanze strategiche tra imprese e territori per promuovere un nuovo welfare aziendale e di comunità.
- Conciliazione. Tempi e orari. Piano dei servizi. Predisposizione di Piani e realizzazione di progetti che tengano conto delle diverse età e fasi della vita.
- Azioni per una cultura aziendale inclusiva per incrementare nel medio–lungo periodo l’offerta di servizi aziendali flessibili per la conciliazione vita-lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.
- Politiche attive del lavoro per sostenere l’occupazione femminile dagli incentivi per sostenere l’imprenditorialità femminile alla riqualificazione professionale.
- Promozione di una maggiore presenza femminile negli organi societari e di rappresentanza istituzionale.
Donne penalizzate dall'emergenza sanitaria
L’epidemia da Covid-19 ha segnato notevolmente il nostro territorio mettendo a dura prova il sistema sanitario, sociale e produttivo. Nella fase dell’emergenza sanitaria il lavoro e il contributo delle donne sono stati determinanti in settori strategici come quello sanitario, scolastico, socioassistenziale, dei servizi.
Ecco qualche numero illustrato nel documento "Donne per il rilancio dell'economia bergamasca":
In molti casi, il carico di lavoro femminile è aumentato tra smart working, homeschooling, lavoro domestico e di cura rappresentando per le donne un ulteriore fattore penalizzante soprattutto nel mondo del lavoro dove, già prima della pandemia, esistevano significative disuguaglianze di genere per livelli occupazionali, disparità salariali, forme contrattuali atipiche e precarie.
Incentivare il lavoro femminile
La risposta alla crisi e la ripresa economica non possono prescindere dal ruolo delle donne. Diventa quindi urgente e prioritario promuovere azioni e politiche per incentivare il lavoro femminile, combattere le discriminazioni di genere, promuovere le pari opportunità, ripensare alla relazione tra tempo di vita e di lavoro, per tutti.
L’obiettivo del Tavolo “Donne Per” è offrire un contributo significativo al dibattito sul rilancio dell’economia bergamasca ponendo al centro la questione di genere e del ruolo delle donne quale indicatore di orientamento per la ripresa, nella consapevolezza che le misure che saranno introdotte nei prossimi mesi a favore delle imprese e delle lavoratrici e dei lavoratori in difficoltà dovranno tenere conto dei bisogni di entrambi.
Servono le risorse del Recovery Fund
“In un momento come questo diventa centrale la cooperazione tra istituzioni, enti, attori socio-economici del territorio, parti sociali e associazionismo affinché si costruiscano i presupposti di una società collettivamente più equa e ogni soggetto diventi capace di incidere sulle decisioni di sviluppo del nostro territorio promuovendo la partecipazione femminile - ha commentato Romina Russo, consigliera provinciale con delega alle pari opportunità - favorendo e sostenendo l’occupazione femminile, appoggiando politiche di conciliazione vita e lavoro per donne e uomini, impegnati a progettare e realizzare tutte le possibili azioni condivise che saranno via via identificate”.
“In vista delle opportunità di investimento che verranno messe in campo nei prossimi mesi grazie alle risorse del Recovery fund – continua Russo – , occorre che le rappresentanze del mondo economico bergamasco sappiano convergere verso una programmazione di interventi a livello locale orientata a garantire nei prossimi anni una maggiore uguaglianza e pari opportunità tra i generi, soprattutto in ambito lavorativo, nonché investa verso un reale cambiamento del modello economico per uno sviluppo più inclusivo, sostenibile ed eco-solidale”.
Un modello di sviluppo inclusivo e solidale
“Il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale è una delle funzioni fondamentale attribuite alle Province dalla Legge Delrio - ha aggiunto Gloria Cornolti, Responsabile del Servizio Sviluppo territoriale e pari opportunità Provincia di Bergamo - Il nostro Servizio ha svolto in questi mesi un lavoro di coordinamento e supporto al gruppo di lavoro che ha lavorato in stretta sinergia per delineare proposte e linee di indirizzo”.
Le principali istituzioni e rappresentanze del territorio sono invitate a sostenere e promuovere le linee di indirizzo trasformandole in proposte di intervento concrete che possano favorire il rilancio del territorio bergamasco secondo un nuovo modello di sviluppo più inclusivo, solidale e fondato sul rispetto dei principi delle pari opportunità.