La cappella dei Miracoli: a Treviglio riapre la raccolta degli "ex voto" al Santuario FOTO
Don Norberto: "Sono 250 quadri a partire dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Sessanta che rappresentano la vita quotidiana, con anche le sue disgrazie, dove la Madonna interviene e soccorre il suo popolo".
E' stata inaugurata domenica scorsa, 13 settembre, la Cappella del Miracolo, adiacente al Santuario della Madonna delle Lacrime di Treviglio. Si tratta della cappella in cui è stata da poco completata l’affissione di 250 "ex Voto", piccoli quadretti recuperati e restaurati nel 2012, che nel corso degli ultimi due secoli i trevigliesi hanno realizzato e affisso al Santuario: una forma di devozione alla Madonna, che consiste in un ringraziamento per grazie ricevute o per aver "scampato" pericoli, o per essere sopravvissuti a incidenti o malattie.
Dal primo Ottocento agli anni Sessanta
"Si tratta di quadri, i più antichi risalenti al 1830 e i più moderni agli anni Sessanta - spiega la Parrocchia in una nota - La Cappella del Miracolo è una piccola chiesa adiacente a quel che resta del Monastero di Sant’Agostino. In questa cappella si segna il luogo in cui era anticamente affrescata la Madonna delle Lacrime e che ora troviamo nel Santuario di Treviglio.
È per questo che viene chiamata la Cappella del Miracolo, perché lì avvenne, il 28 febbraio 1522, la lacrimazione di Maria Santissima".
La cappella "dei Miracoli"
“È chiamata Cappella del Miracolo, ma dopo il nuovo allestimento potrebbe essere chiamata Cappella dei Miracoli perché la Madonna non si è accontentata di fare quel miracolo solo quel giorno, ma nel corso della storia di questi quasi 500 anni, ha più volte manifestato la sua capacità di soccorrere le sofferenze del suo popolo. Abbiamo quindi pensato di radunare in un unico luogo gli Ex Voto che la parrocchia custodisce, 250 soprattutto quadri, ma anche cuori e altre forme, in cui il popolo di Dio ringrazia la Vergine Santa per la sua manifestazione taumaturgica in alcuni momenti della vita personale delle nostre famiglie. Sono 250 quadri a partire dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Sessanta che rappresentano la vita quotidiana, con anche le sue disgrazie, dove la Madonna interviene e soccorre il suo popolo. Questo allestimento è stato voluto per radunare in un solo luogo tutti questi quadri che erano dispersi in diversi ambienti della parrocchia. Ora sono tutti lì, insieme, ben visibili dal popolo e dalla gente che desidera ammirarli”.
Gli ex voto
Incidenti con calessi e carretti, aggressioni di animali selvatici, rapine a mano armata, e guarigioni improvvise e inattese da malattie giudicate senza ritorno. Sono alcune delle scene più ricorrenti, nelle immagini degli ex voto trevigliesi, che raccontano la città e la Bassa in anni in cui la Civiltà contadina era ancora viva e diffusa. Nella gallery, alcuni degli ex voto esposti.
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