L'oratorio tra festa e ferie, tra elogi e polemiche

Grandi festeggiamenti a Pagazzano per la ricorrenza dei santi Nazario e Celso, ma non son mancate le polemiche, subito rientrate, per le ferie dell'oratorio

L'oratorio tra festa e ferie, tra elogi e polemiche
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Sono stati un successo gli eventi organizzati dall'oratorio per la ricorrenza dei santi patroni, Nazario e Celso, ma la chiusura dell'oratorio per ferie ha fatto discutere.

I festeggiamenti

L’oratorio festeggia la festa patronale, e ora va in vacanza, non senza qualche polemica. Si è svolta con grande successo la ricorrenza dei Santi Nazario e Celso, patroni di Pagazzano, celebrati al meglio dalla parrocchia del paese.
I festeggiamenti sono iniziati il 25 luglio con lodi, messe e momenti di riflessione, per arrivare al 28, giorno esatto della ricorrenza, con il concerto di chiusura della rassegna musicale organizzata per il ventennale di «Artemania». Per l’occasione quattro sassofoni hanno suonato in chiesa, e dopo la messa si è tenuto un rinfresco nella casa parrocchiale per festeggiare, oltre ai due santi, anche il compleanno di don Giuseppe. Nei giorni a seguire in oratorio è stato aperto il servizio di ristorazione, accompagnato da buona musica e con la presenza di un gonfiabile per i bambini.

Dopo la festa, le ferie

Ora l’oratorio si prepara alla chiusura, in vista anche della festa della Madonna che si terrà a fine mese, ma qualche cittadino ha già storto il naso: «Qualcuno si è lamentato che l’oratorio chiuderà dal 6 al 20 agosto – ha spiegato don Giuseppe. – Da un lato mi fa anche piacere, significa che la gente ci tiene a che l’oratorio sia aperto, ma non è così facile».

La risposta/proposta del parroco

«Aprire l’oratorio - ha proseguito don Giuseppe - non significa solo girare una chiave, bisogna gestire i rifornimenti, il bar e quant’altro. I volontari in questo periodo vanno in vacanza e non è stato possibile garantire l’apertura. La polemica è subito rientrata, e chi l’aveva sollevata comunque ha fatto un passo indietro, questo mi fa piacere. Resta il fatto che chi critica la chiusura può benissimo farsi avanti e proporsi come volontario: si metta al servizio della comunità e si renda disponibile, in tal caso ben venga restare aperti».

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