L'Arcivescovo di Milano a Rivolta per celebrare Sant'Alberto FOTO
La messa è stata celebrata sabato 5 luglio nella Basilica di Santa Maria e San Sigismondo.
Una cerimonia ridotta ma profonda per chiedere a Sant'Alberto di indicarci la via della saggezza. Si è tenuta sabato alle 18 la messa solenne celebrata dall'Arcivescovo di Milano Mario Delpini a Rivolta in occasione della festa patronale di Sant'Alberto Quadrelli.
Sant'Alberto, a Rivolta arriva l'Arcivescovo
Nella basilica di Santa Maria e San Sigismondo l'arcivescovo, alla presenza del vescovo di Cremona Antonio Napolioni, ha celebrato una cerimonia intensa nonostante le presenze contingentate a causa delle norme anti contagio per l'emergenza Covid. Nei banchi non sono comunque mancati l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Calvi, i carabinieri di Rivolta con il maresciallo Stefano Mazzarotto, i vertici della Bcc Caravaggio e Cremasco e le suore Adoratrici con la madre generale Isabella Vecchio.
La cerimonia, allietata dai canti della corale polifonica parrocchiale e dalla banda, è stata anche proiettata e diffusa in diretta Facebook sulla Pagina dell'oratorio per consentire a tutti di seguirla anche comodamente da casa.
In cerca di saggezza
Nell’omelia monsignor Delpini ha sottolineato il concetto di stupidità contrapposto a quello di saggezza. Stupidità incarnata da persone come il presuntuoso, l’avido ed il vanitoso. Stupidità che però non è un obbligo.
"Lo stupido, l’avido ed il vanitoso –ha detto – possono, se corretti, diventare saggi come lo è stato Sant’Alberto Quadrelli, un Santo che in un’epoca complicata e piena di tensioni si è interessato ai poveri e agli ultimi, dimostrando come non fosse obbligatorio essere stupidi. Uomo pieno dell’amore di Dio e di santo timore per Lui, Sant’Alberto diventa oggi per noi un simbolo di saggezza. Questa sera io mi accontento di una grazia più semplice e necessaria: capire quali sono i tratti della nostra stoltezza e chiedere diventare saggi. Possiamo evitare la stoltezza del presuntuoso, dell’avido, del vanitoso. E imitare Sant’Alberto, uomo saggio, onesto, dedito alla preghiera, pieno di amore di Dio. Un Santo che in un’epoca complicata e in un contesto turbolento ha dimostrato che non è obbligatorio essere stupidi".