Eccellenza, la Figc decreta il game over del campionato
La Trevigliese si è salvata, come merito per il suo allenatore Cristian Redaelli, visti i tanti infortuni patiti quest'anno.
La Figc, mercoledì, ha decretato il "game over" per tutti i campionati di calcio dalla serie D sino ai settori giovanili. E anche per la Trevigliese si è concluso a due terzi della stagione il cammino in Eccellenza. Ne abbiamo parlato con mister Cristian Redaelli.
Trevigliese, game over sulla stagione 2019/2020
La decisione era nell'aria, attesa da tutti gli addetti ai lavori, e mercoledì è arrivata l'ufficialità. Il Consiglio federale ha dichiarato conclusi i campionati di calcio dalla serie D sino ai settori giovanili. Spetterà ora alla Lega Nazionale Dilettanti proporre alla Figc linee guida per promozioni e retrocessioni. "Ci aspettavamo che si concludesse così la stagione, peccato perché ci tenevamo a chiudere il campionato, ma visto ciò che è accaduto decisione corretta - commenta mister Cristian Redaelli, al suo secondo anno sulla panchina della Trevigliese, condutta la scorsa stagione dalla Promozione all’Eccellenza -. Eravamo in una posizione di classifica tranquilla, forse meritavamo qualcosa in più visto tutto quello che è successo e gli infortuni gravi avuti di giocatori importanti come Zanga, Franzosi, Delcarro, Ghirotti. Il nuovo assetto tattico, il 4-3-3, stava pagando, il “bomber” Roberto Pellegris aveva iniziato a far gol con continuità... La salvezza era alla nostra portata".
Il futuro biancoceleste ancora incerto
"Fosse per me non promuoverei nessuno né retrocederei nessuno, visto che eravamo a due terzi della stagione e non c’erano ancora verdetti definiti. Si rischia, altrimenti di scontentare tanti. Farei ripartire i campionati 2020/2021, come e quando dovranno dircelo le autorità sanitarie per farlo in sicurezza, con le stesse squadre di questa stagione vedendo, a causa della crisi economica, chi non si iscriverà e allora si potrà pensare a eventuali ripescaggi", è il pensiero di Redaelli. Il futuro in casa Trevigliese è ancora avvolto dall’incertezza. "La società si è comportata da “buon padre di famiglia” con tutti, dalla prima squadra alle giovanili, senza prendere decisioni affrettate - dice l’allenatore, trevigliese doc -. Ora bisognerà capire modalità e criteri per i campionati 2020/2021, prima di programmare qualsiasi cosa". In vista, per molte società (se non per tutte) un ridimensionamento. "Il nostro calcio vive sugli sponsor e in questo periodo 8 aziende su 10 hanno chiesto la cassa integrazione. Certo che un ridimensionamento ci sarà, ma la cosa, sinceramente, non mi preoccupa".
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