Autostrada Treviglio-Bergamo, Legambiente scrive a Imeri: "Se anche il sindaco si domanda se ne valga la pena..."
Legambiente scrive al sindaco di Treviglio: "L'opera così com'è pensata non serve a nulla".
Si torna a discutere del futuro del progetto dell'autostrada Treviglio-Bergamo. A riaccendere l'attenzione è la riflessione nata in seno anche ai sostenitori "storici" del progetto che, ora - vista la richiesta di 130 milioni da parte della Società Autostrade Bergamasche- si stanno chiedendo se ne valga davvero la pena. E nel confronto s'inserisce Legambiente che ha voluto scrivere al sindaco di Treviglio, Juri Imeri, dopo le sue dichiarazioni al nostro Giornale.
Autostrada Treviglio-Bergamo: ne vale la pena?
Nella Bassa anche alcuni dei sostenitori più strenui del progetto hanno cominciato a chiedersi se non sarebbe più logico investire la stessa cifra o una cifra minore per riqualificare la viabilità esistente. E ha fatto vacillare ogni certezza circa la sostenibilità economica del progetto finora sbandierata dalla governance di Autostrade bergamasche, reduce peraltro da uno scontro intestino tra gli azionisti giocatosi proprio su questo tema.
“E’ assurdo sostenere che l’autostrada si fa solo se la pagano i privati. Se serve, serve. Ma di certo la società Autostrade bergamasche ora deve giocare a carte scoperte”. Queste le parole del primo cittadino leghista con cui Legambiente sostiene di concordare.
"Concordiamo con lei è assurdo sostenere che la IPB – Autostrada Bergamo Treviglio si possa fare solo se la pagano i privati - commentano Fabio Invernici (Cambiamola!) e Nicola Cremaschi (Legambiente Bergamo) - Anche perché è assolutamente evidente che i privati non abbiano alcuna intenzione di accollarsi un onere del genere. Abbiamo questa sensazione da 7 anni, anni in cui aspettavamo un conto economico finanziariamente sostenibile e non è mai arrivato, ne abbiamo avuto conferma oggi che, pare, ne richiedano 130".
Un'opera che (così com'è) non serve
"Concordiamo con lei, le infrastrutture si fanno se servono. Ed è evidente a tutti che questa infrastruttura, così come è stata pensata non serve. Lo dimostra lo studio redatto dallo studio Meta per il tavolo OCSE. Curiosamente questo studio commissionato e pagato da Provincia di Bergamo, nonostante sia stato elaborato dagli stessi estensori del PTCP non è stato inserito nei documenti preparatori del PTCP stesso. Curioso, non trova?"
Dov'è il controllo della società?
"Ci perdoni la domanda ma come può mai lei che è azionista della società (come sindaco e come consigliere provinciale) non sapere le carte con cui gioca la società di cui è azionista? Dov'è il controllo che si dovrebbe avere dei soldi pubblici investiti? Autostrade Bergamasche avrebbe dovuto giocare a carte scoperte da anni, dall’inizio del percorso. Ribadiamo: nel suo capitale sociale ci sono enti pubblici e, di conseguenza, gli stipendi che eroga e gli studi che commissiona vengono pagati anche con denaro pubblico. Riteniamo sarebbe stato corretto che, nel momento in cui il quadro economico finanziario fosse stato definito, la società avesse avuto il buon gusto di renderlo pubblico".
"Nemmeno Brebemi vi ha aperto gli occhi"
"Concordiamo anche con un’altra delle sue dichiarazioni: 'Ma se (l’autostrada) invece deve diventare solo il terreno di uno scontro ideologico, che se la tengano': le infrastrutture non devono diventare luogo di scontro ideologico ma devono essere frutto di scelte ponderate e di valutazioni tecniche, economiche e politiche. Sono anni che vi ripetiamo queste parole e che, documenti alla mano, vi dimostriamo che IPB – Autostrada Bergamo Treviglio è un’opera inutile. Neanche la triste situazione di Brebemi e dei suoi bilanci vi ha ancora convinti del contrario?"