Gli ibis sacri minacciano i cedri secolari del parco di Verdello
Gli Ibis sacri minacciano i cedri secolari del Libano del parco della villa comunale di Verdello.
Gli Ibis sacri minacciano i cedri secolari del Libano del parco della villa comunale di Verdello.
Ibis sacri a Verdello
E’ già da qualche anno che, con grande gioia dei verdellesi, ibis e aironi sono tornati a nidificare sui maestosi cedri che sorgono nel parco di villa Giavazzi, ma se gli aironi cinerini non causano alcun problema, la presenza degli Ibis, ora come ora, sembra non essere salutare per l’albero che li ospita e anche diversi cittadini se ne sono accorti. La parte superiore della pianta infatti, sembra essersi completamente seccata, molto probabilmente a causa delle deiezioni degli uccelli.
Uccelli di origine francese
Ma come è arrivata questa specie, originaria dell’Egitto e diffusa in tutta l’Africa sub sahariana, nel nostro paese? Secondo alcuni studiosi i "nostri" ibis potrebbero essere di origine francese; tra gli anni 80 e 90 del secolo scorso diversi individui in Francia fuggirono da parchi zoologici e da giardini privati, adattandosi all'ambiente e successivamente riproducendosi con successo, dando vita a popolazioni stabili. Alcuni individui facenti parte di queste popolazioni sarebbero poi arrivati fino in Italia. Altri studiosi invece ritengono che possano essere scappati direttamente da zoo o da allevatori privati italiani. In ogni caso si tratta di animali sfuggiti dalla cattività e adattatisi all'ambiente naturale, come spesso succede con le specie esotiche. Si tratta però di una specie invasiva: In Francia, dove la popolazione è molto alta, si verificano casi di predazione di nidi di altri uccelli, dei quali gli Ibis mangiano le uova. Questo per il momento sembra non essere successo a Verdello, dove aironi e ibis sembrano aver trovato il modo di convivere.
Il problema relativo al cedro
Ma il Comune, come spiega il sindaco Fabio Mossali, si è già rivolto agli enti preposti per cercare di trovare una soluzione al problema: "E’ molto bello - ha detto Mossali - vedere tutti questi uccelli sui nostri alberi. Oltre al cedro del Libano a nord che tradizionalmente è garzaia per gli aironi cinerini abbiamo anche una colonia di Ibis che, da un anno all’altro, arrivano a nidificare su un altro albero dello stesso tipo. Ma se all’inizio c’erano cinque o sei esemplari ad oggi siamo arrivati ad avere una cinquantina di questi uccelli e la cosa sta diventando un problema. Gli Ibis infatti, come ci ha spiegato l’esperto che abbiamo consultato, non solo sono estremamente prolifici ma hanno anche delle deiezioni acide che possono rovinare l’albero. E per quanto siano belli da vedere non possiamo certo sacrificare un cedro secolare, tra l’altro tutelato. Per questo motivo il nostro ufficio tecnico si è già attivato per chiedere a chi di dovere se e come sia possibile intervenire per arginare la prolificazione degli ibis. Per ora però non abbiamo ancora ricevuto una risposta, siamo in atesa che gli uffici competenti di Provincia e Regione ci dicano cosa possiamo fare". "Nel frattempo - conclude Mossali con una punta di ironia - possiamo dire che facciamo una bella concorrenza al parco delle Cornelle. Sicuramente abbiamo più esemplari di uccelli esotici noi di loro".