Treviglio

Addio al comandante Luigi Ferrari

E' stato per ven'tanni alla guida dei Vigili Urbani di Treviglio: era severo ma molto stimato dai cittadini.

Addio al comandante Luigi Ferrari
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Addio a Luigi Ferrari, per una ventina d'anni comandante dei Vigili Urbani di Treviglio sino alla fine degli anni Novanta.

Luigi Ferrari

Luigi Ferrari, 86 anni, si è spento domenica 29 marzo, andando così ad allungare la lunga lista di coloro che in questo tragico periodo ci stanno lasciando. A piangerlo la moglie Luigia e i figli Ivo (noto alpinista), Umberto (che ha seguito le orme paterne) e Flavia. E’ un uomo che comunque mancherà a tutta la città, per le sue doti umane e professionali che ne hanno contraddistinto l’intera vita. E’ stato dipendente comunale per quarant’anni, di cui la metà alla guida dei Vigili Urbani (subentrando a Mario Mannella), ufficio che venne arricchito di servizi e competenze.

Severo, ma mai sul piedistallo

Fu sua, ad esempio, l’idea di aprire in determinati giorni della settimana per l’analisi dei funghi raccolti dai cittadini. Era infatti un grande appassionato e si mise quindi a disposizione per insegnare come distinguere quelli velenosi. "Era amato dai suoi sottoposti - lo ha ricordato il giornalista Roberto Fabbrucci, il quale inserirà la figura di Luigi Ferrari nel suo prossimo libro 'La gente della mia Treviglio' - Era severo quando era necessario esserlo, ma senza mai salire su piedistalli fasulli per far pesare posizioni. E quando capitava l’elemento che approfittava della divisa intimidedendo i cittadini, sapeva trovare il modo per riportarlo alle dimensioni richieste".

Piccolo eroe di guerra

Era figlio di un ferroviere, eroe sconosciuto della guerra che salvò numerosi prigionieri dei tedeschi (quelli che riuscivano a fuggire dai carri bestiame in pausa alla stazione), nascondendoli in casa sua, a rischio della vita. «Ma anche Luigi Ferrari lo fu in qualche modo - ha sottolineato Fabbrucci - Era lui infatti a portare approvvigionamenti ai giovani nascosti che non volevano aderire alla Repubblica Sociale. Era un ragazzino coraggioso e sveglio, che diede quindi il suo contributo eroico».

La passione per la fotografia

Oltre ai funghi, Luigi Ferrari era appassionato di pesca e fotografia. "Riguardo a quest’ultima - ha raccontato Fabbrucci - L’ultima volta che andai a trovarlo mi mostrò molti album dove aveva raccolto le sue foto, notturne e diurne, fatte a Treviglio nel corso degli anni. Capii che voleva che qualcuno le conservasse e usasse e quindi lo misi in contatto con Virgilio Monzio Compagnoni, gestore del sito 'Treviglio Amarcord'. E da allora queste immagini sono diventate in parte patrimonio pubblico sulla rete".

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