Covid, trevigliese viola i divieti e va a Zingonia: "Cerco una prostituta"
Continuano i controlli dei carabinieri sugli spostamenti. Su mille autodichiarazioni, 82 denunce.
Ai carabinieri l'ha proprio spiegato: è uscito di casa nonostante i divieti perché cercava del sesso a pagamento con una prostituta. Difficile probabilmente pensare a un'esigenza meno "indifferibile" per uno spostamento, di quella fornita da un 39enne di Treviglio, a un posto di blocco allestito a Zingonia per il controllo del rispetto delle norme di contenimento del Coronavirus.
Covid, continuano i controlli: 82 denunce
Nelle ultime ore, i controlli della compagnia carabinieri di Bergamo hanno riguardato 600 veicoli per un totale di circa 1000 persone. Tutte queste autodichiarazioni, successivamente sottoposte ad attenta verifica, hanno fatto scattare ben 82 denunce . Si ricorda che l’inosservanza del provvedimento di un’autorità e prevede la pena dell’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro.
Le denunce più curiose: sesso, tennis, kebab
Tra i controllati appunto, c'è anche un 39enne disoccupato di Treviglio. Che ha detto ai carabinieri di "essere alla ricerca di sesso mercenario" spiega l'Arma. Tra gli altri denunciati c'è un imprenditore, che si è recato in un istituto bancario del centro al solo fine di ottenere un estratto conto. A Zogno, quattro giovani sono stati fermati mentre facevano volantinaggio per le vie del centro. A Villa d’Almé il titolare di un locale che serve kebab è stato sorpreso mentre teneva aperto l’esercizio commerciale come se nulla fosse, nonostante i divieti. E infine a Clusone, due amici poco più che ventenni sono stati sorpresi mentre giocavano a tennis.
Casalinga denunciata per delitto colposo contro la salute pubblica
Sempre a Clusone, una casalinga cinquantenne è stata denunciata ai sensi dell’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica) perché si trovava fuori casa nonostante fosse sottoposta al regime di isolamento cautelativo.