Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo dieci ricoverati positivi al Coronavirus
I pazienti risultati positivi provengono soprattutto da Nembro e sono transitati per il Pronto soccorso di Alzano Lombardo.
Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo dieci ricoverati positivi al Coronavirus. Aumentano, come ci si aspettava, i casi anche a Bergamo.
Altri sette ricoveri
Oltre ai pazienti già segnalati ieri, tra cui l'84enne poi deceduto, ci sarebbero altri sei contagiati, tutti uomini, e per lo più provenienti da Nembro e una donna di Villa di Serio. Il contagio potrebbe essere avvenuto al Pronto soccorso dell'ospedale di Alzano dove si erano recati incrociando l'uomo poi ricoverato per primo al Papa Giovanni.
Ricoverati, già da ieri, anche un 35enne di Seriate e una famiglia di Soresina in vacanza in Trentino di cui risulta positivo un componente su tre. La situazione è al momento sotto controllo e solo una persona sarebbe in condizioni serie.
Quarantena per due medici di base
A ciò si aggiunge il primario del reparto di Medicina di Alzano, risultato positivo al Coronavirus, e ricoverato a Legnano, dove vive. Quarantena, poi, per un paio di medici di base soprattutto nella zona di Nembro da dove arrivano la maggior parte dei casi.
Contagi saliti a 206 in Lombardia
Nel frattempo sono salite a 206 le persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Sono stati eseguiti circa 1800 tamponi.
Ricordiamo che coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare.
Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.
Task force all'ospedale di Bergamo
L’ospedale di Bergamo, centro di riferimento individuato da Regione Lombardia per la diagnosi e il ricovero di casi di Coronavirus, ha organizzato già dalle prime ore di sabato due briefing quotidiani e gruppi di lavoro con clinici, sanitari e tecnici sugli aspetti organizzativi più rilevanti, per fronteggiare la situazione.
Tendone della Protezione civile
Per l’accoglienza dei pazienti con sintomi sospetti, all’esterno del Pronto Soccorso è già stato allestito a scopo precauzionale – come richiesto dal direttore Maria Beatrice Stasi al tavolo che si è tenuto ieri in Prefettura - un tendone della Protezione Civile. L'indicazione resta quella di non recarsi direttamente in ospedale ma di chiamare il 112 e segnalare la propria situazione (febbre, sintomi respiratori, …).
All’ingresso del Triage tutti i pazienti che si recano in Pronto Soccorso sono invitati a indossare la mascherina, al lavaggio con soluzione antisettica delle mani e vengono accolti da personale munito di tutti i dispositivi personali di protezione (camice usa e getta, cuffia, guanti, mascherina...).
Gli operatori vengono istruiti puntualmente per l’utilizzo dei dispositivi personali di protezione e per il loro smaltimento con tre simulazioni al giorno, prima dell’inizio di ogni turno, rivolte in particolare al personale delle Terapie intensive.
Liberati 68 posti letto
Un tema verso cui è alta l’attenzione è la disponibilità di posti letto, in terapia intensiva e in Malattie infettive, per far fronte a possibili futuri ricoveri. Per questa ragione i ricoveri programmati sono stati rimandati, ad eccezione dei pazienti oncologici o urgenti, dei trapiantati degli ultimi sei mesi e dei pazienti in lista d'attesa per un trapianto. E’ stato fatto uno sforzo eccezionale, liberando 68 posti in 5 ore già nella giornata di domenica e due volte al giorno la situazione viene monitorata.
Infine sono stati disposti percorsi specifici e personale d’accoglienza per i pazienti che verranno trasportati da altre strutture sanitarie per casi accertati o sospetti di coronavirus.
Visite ambulatoriali
L’afflusso sia al Pronto Soccorso che al Centro prelievi è stato molto inferiore rispetto alla media del lunedì, mentre le telefonate al Centralino sono state più del solito, per avere informazioni su visite ambulatoriali. In caso l’ospedale decida di disdire anche alcune visite ambulatoriali i pazienti saranno contattati direttamente.
Ricordiamo le disposizioni di Regione Lombardia per cui sono state sospese le vaccinazioni, le attività di prevenzione, gli screening, le commissioni di invalidità e per le patenti non urgenti, l’attività degli sportelli scelta e revoca. L'Ospedale ha scelto di sospendere anche i corsi pre parto e le attività congressuali aperte agli esterni.