Bilancio, aumenta la spesa per il sociale e per le manutenzioni
Scongiurato l'aumento dell'aliquota Irpef che era stato paventato in passato.
Il Bilancio di previsione di Treviglio prevede il mantenimento di tutti i servizi e la priorità agli interventi di manutenzione. Ma soprattutto nessun aumento dell’Irpef come era stato invece paventato in passato.
Bilancio
Sono questi i cardini su cui su basa il bilancio di previsione di Treviglio del prossimo triennio. Un documento che verrà presentato martedì prossimo in Consiglio comunale, per essere poi approvato nella seduta successiva del 3 marzo. I numeri sono stati illustrati alla stampa stamattina, mercoledì 19 febbraio. Il dato principale che emerge è l’aumento di 300 mila euro della spesa per le persone fragili (anziani, disabili, famiglie i difficoltà), che passa quindi dai 3,1 milioni del 2019 ai 3,4 previsti nel 2020. In particolare, oltre 800 mila euro verranno destinati all’assistenza scolastica di bambini e ragazzi disabili (che sono in aumento), mentre 310 mila euro rappresenta il contributo a Risorsa Sociale (10 euro per ogni cittadino).
Investimenti nelle manutenzioni
Come detto, anche il capitolo manutenzioni sarà più corposo: 1,3 milioni, ovvero circa 400 mila euro in più rispetto al 2019. Interventi che riguarderanno l’illuminazione pubblica (500 mila euro), gli edifici comunali (340 mila euro), il verde (290 mila euro) e le strade (120 mila euro. Vanno poi aggiunti i circa 2 milioni già stanziati con il Piano opere.
"L’Amministrazione comunale - ha poi sottolineato il sindaco Juri Imeri - ha messo in atto una serie di azioni per contenere l’incremento del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (Fcde, ovvero un risparmio “forzoso” per impedire di agli enti di spendere risorse per le quali non è certo l’incasso, ndr): grazie a una buona gestione e sarà inferiore di 700 mila euro".
Nessun aumento dell'Irpef
Un risultato raggiunto grazie ad azioni condivise con il personale che, per esempio, nel 2019 hanno permesso di incassare il 75,76 dell’accertato (nel 2014 era il 62,15%). Il tutto, nonostante i sempre minori trasferimenti statali (1,85 milioni di euro nel 2020, contro il 5,7 del 2011) e la decisione di non aumentare l’aliquota Irpef, che resta quindi allo 0,65 per mille, tra le più basse della provincia. Il primo cittadino infine voluto evidenziare il dato dell’indebitamento in continuo calo.
"Siamo passati dai 44 milioni del 2011 ai 33,5 di quest’anno - ha sottolineato - E per il 2022 contiamo di ridurlo a 26 milioni, ovvero 18 milioni in meno da quando amministriamo. E tutto questo grazie al lavoro dei tecnici e della Giunta. Sarà difficile continuare a migliorare questi numeri, ma lavoriamo tutti ogni giorno per farlo".