Cultura

Addio a Walter, una vita passata sul palco

La città piange il regista teatrale, che si è spento dopo una malattia durata tredici anni.

Addio a Walter, una vita passata sul palco
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Martinengo piange il regista  Walter Maccagni, che si è spento all'età di 69 anni dopo una lunga lotta contro la malattia durata tredici anni.

Un riferimento per la cultura a Martinengo

Il suo ruolo pubblico è noto grazie alla sua carriera professionale come impiegato degli uffici comunali, arrivata fino agli anni del mandato dell'ex sindaco Francesco Pavoncelli. Amato e benvoluto da tutti, Walter Maccagni, ha peròspeso la sua vita a sostegno delle associazioni culturali del paese, sopratutto nel campo del teatro,  la sua grande passione. Maccagni era infatti un apprezzato regista teatrale e  ha lavorato negli anni in numerose rappresentazioni di livello per almeno quattro decenni. Non solo. La vena artistica di Maccagni spaziava fino alla poesia e alle creazioni con il cuoio. Tanta la commozione e l'affetto espresso alla famiglia da parte di chi lo conosceva durante i funerali che sono stati celebrati mercoledì.

Il ricordo degli amici della compagnia teatrale

«Walter era una persona buona, un grande amico sempre disponibile a contribuire con la sua grande professionalità - ha detto Yvonne Bani della compagnia teatrale “Ares” – A primo impatto la sua pacatezza poteva sembrare quasi freddezza, ma in realtà lui era una persona molto diplomatica. Le sue conoscenze erano infinite direi, e proprio questo suo sapersi relazionare con la gente lo portava ad essere cauto. Ma devo dire che una volta conosciuto sapeva travolgere con la sua grande passione per l'arte, per il teatro. Lo ringrazio per quanto mi ha trasmesso e lo ricorderò sempre».

I ringraziamenti della famiglia

Testimonianze che hanno colpito la famiglia di Walter Maccagni che ha voluto ringraziare tutti quanti hanno dimostrato affetto e vicinanza.

«Ringrazio a nome mio e di tutta la mia famiglia tutta la comunità di Martinengo e chi ci è stato vicino in questi tre giorni difficili  - ha scritto il figlio Alberto  - La morte di mio padre è un colpo duro da accettare, ma dopo 13 anni di battaglia contro il cancro non posso che pensarlo come un esempio di forza e coraggio, e ringraziare per i bei momenti che abbiamo passato insieme, nonostante la sua malattia».

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