Miracol si grida!

Cinquecento anni dopo lo stesso "strazio dell'impotenza davanti a una nuova guerra"

Treviglio, oggi, festeggia il cinquecentesimo anniversario del Miracolo della Madonna delle Lacrime.

Cinquecento anni dopo lo stesso "strazio dell'impotenza davanti a una nuova guerra"
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Il giorno tanto atteso è arrivato. Treviglio, oggi, festeggia il cinquecentesimo anniversario del Miracolo della Madonna delle Lacrime. E' iniziata questa mattina, alle 8, la Messa presieduta dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini che ha espresso parole di preoccupazione nei confronti del nuovo conflitto che si sta consumando in Ucraina.

Santuario gremito per la Messa del Miracolo

Gremito, fino all'ultimo posto disponibile, il Santuario della Madonna delle Lacrime dove in questo momento si sta celebrando la Messa del Miracolo. Ai primi banchi i sindaci di Treviglio Juri Imeri, di Castel Rozzone Luigi Rozzoni, di Caravaggio Claudio Bolandrini e di Brignano Beatrice Bolandrini. Accanto a loro, tra le tante personalità politiche e istituzioni anche il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, l'onorevole Cristian Invernizzi e Giovanni Malanchini. Assente, invece, il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana per impegni improvvisi.

Treviglio 500esimo Madonna delle Lacrime messa
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Una celebrazione molto sentita, a cui stanno partecipando ben 14 vescovi, ma soprattutto tanti fedeli che hanno atteso con trepidazione la celebrazione di questo importante anniversario che il prossimo 23 aprile porterà una nutrita delegazione di trevigliesi fino a Roma, in un'udienza privata da Papa Francesco.

"Di nuovo lo strazio dell'impotenza"

Un anno, questo, che doveva segnare un momento di rinascita, di fiducia nel futuro con la pandemia quasi alle spalle e la sensazione di poter tornare finalmente alla normalità. Un "sogno" spezzato dallo spettro della guerra che in Ucraina sta già mietendo troppe vittime. Un conflitto che preoccupa l'Europa e il resto del mondo e che ci riporta a pagine nere della nostra storia contemporanea.

"Di fronte all'impotenza della città, Maria 500 anni fa ha pianto - ha detto monsignor Delpini durante l'omelia - Non ha fornito armi, non azioni militari, ma un gesto che esprime lo strazio dell'impotenza. Lo stesso strazio che proviamo noi oggi, mentre scoppia un nuovo conflitto su terra europea, tra popoli cristiani".

Le autorità presenti

Tra le tantissime autorità presenti per il Cinquecentesimo: Pasquale Gandolfi (Presedente della Provincia di Bergamo), il deputato Christian Invernizzi, il consigliere regionale Giovanni Malanchini, i sindaci Juri Imeri (Treviglio), Luigi Giovanni Rozzoni (Castel Rozzone), Claudio Bolandrini (Caravaggio), Beatrice Bolandrini (Brignano Gera d’Adda), gli assessori trevigliesi Pinuccia Prandina e Michele Bornaghi, il presidente del Consiglio comunale di Treviglio, Andrea Cologno.

Tra i banchi delle autorità, insieme a diversi rappresentanti delle Forze dell’Ordine, sedevano anche il Prefetto Enrico Ricci, il Presidente del Tribunale di Lodi Angelo Tibaldi, il presidente della Corte d’Appello di Milano, Giuseppe Ondei, il Questore Stanislao Schimera, il comandante dei Carabinieri di Bergamo Alessandro Nervi, la comandante della Polizia stradale di Bergamo Mirella Pontiggia, il comandante della Guardia di Finanza di Bergamo Marco Filipponi, il vice questore Marco Cadeddu, il comandante dei Carabinieri di Treviglio Filippo Testa, il comandante dei Vigili del Fuoco volontari Amos Moriggi e il vicepresidente Rolando Fagioli, la comandante della Guardia di Finanza cittadina Claudia Di Pirro Bellisario, il luogotenente dei Carabinieri trevigliesi Salvatore Carrozza, il commissario capo della Polizia di Stato trevigliese Daniele Bena, il comandante del distaccamento della Polizia di Stato trevigliese Fabio Barzocchini, il comandante della Polizia Locale Giovanni Vinciguerra, il presidente della BCC Cassa Rurale Giovanni Grazioli, il Direttore generale dell’ASST Bergamo Ovest Peter Assembergs, il presidente della fondazione Anni Sereni Augusto Baruffi.

A concelebrare diversi vescovi lombardi, accanto all'Arcivescovo Mario Delpini (Milano) c'erano  Francesco Beschi (Bergamo), Pierantonio Tremolada (Brescia), Oscar Cantoni (Como), Daniele Gianotti (Crema), Antonio Napolioni (Cremona), Maurizio Malvestiti (Lodi) e  Maurizio Gervasoni (Vigevano). Hanno concelebrato anche   Roberto Busti (Emerito di Mantova), Paolo Martinelli (Ausiliare di Milano), Giuseppe Merisi (Emerito di Lodi), Luca Raimondi (Ausiliare di Milano) e Giuseppe Vegezzi (Ausiliare di Milano).

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