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Le grandi storie di tutti i giorni: i nonnini della Rsa di Treviglio sotto i riflettori

Presentato ufficialmente il libro realizzato dai Custodi della Memoria sugli ospiti della Casa di riposo

Le grandi storie di tutti i giorni: i nonnini della Rsa di Treviglio sotto i riflettori
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Presentazione ufficiale per il libro "Le grandi storie di tutti i giorni". L’evento si è tenuto martedì 8 aprile 2025 alla Fondazione "Anni Sereni" di Treviglio, dove il "Comitato Custodi della Memoria", promotore dell’iniziativa editoriale, da tempo frequenta la Casa Albergo per intrattenere ogni quindici giorni gli ospiti della struttura.

Anni Sereni

Un’opera corale, intensa e commovente, che raccoglie le testimonianze di quarantatré ospiti della Rsa Anni Sereni provenienti dai comuni di Treviglio, Caravaggio e Fara d’Adda. Attraverso i loro ricordi, il libro ripercorre quasi un secolo di vita: dalle difficoltà dell’infanzia durante la guerra fino ai momenti più semplici e quotidiani che definiscono la memoria di una comunità. Tra i protagonisti del progetto spiccano il disegnatore Bruno Manenti, autore dei ritratti degli ospiti, e Roberto Fabbrucci, coordinatore del Comitato e dell’intero progetto editoriale. La giornata si è svolta in un clima caloroso e partecipato, con la presenza degli ospiti della Casa, dei loro familiari, del personale, dei soci del Comitato e di numerose autorità. Tra queste, i presidenti delle Bcc di Caravaggio, Giorgio Merigo, e di Treviglio, Giovanni Grazioli, che hanno contribuito economicamente alla realizzazione del libro, insieme ai rappresentanti delle amministrazioni comunali, tra cui la vicesindaco di Treviglio Pinuccia Prandina.

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Il ricordo di Gian Enrico Bresciani

Dopo i saluti istituzionali, è intervenuta la presidente della Fondazione Anni Sereni, Elisa Marchesi, che ha sottolineato il valore dell’opera, ringraziando tutti coloro che si sono impegnati nella sua realizzazione. Bruno Manenti ha poi ricordato la disponibilità e l’entusiasmo degli ospiti nel raccontare le proprie storie, dando il via alla parte più intensa della serata. Roberto Fabbrucci ha quindi invitato al microfono Amanzio Possenti per la sua relazione, preceduta da un caloroso applauso in occasione del suo recente novantesimo compleanno, che suggella una straordinaria carriera giornalistica lunga 75 anni. Particolarmente toccante la sua riflessione sulla genesi e il valore del libro, culminata nel ricordo di Gian Enrico Bresciani, figura centrale per il Comitato e per tutta la comunità, a cui l’opera è dedicata. In rappresentanza della famiglia, è intervenuta la nipote Laura Crippa, invece della figlia Enrica Bresciani, impossibilitata a partecipare. Laura ha ringraziato il Comitato e ricordato l’impegno dello zio, tra cui la donazione di un grande televisore per gli ospiti della struttura. Lo stesso Fabbrucci ha poi tracciato un appassionato excursus sull’intensa vita comunitaria di Bresciani, anticipato dalla proiezione di un estratto video di un’intervista del 2013, in cui lo si vede impegnato nella raccolta fondi per l’acquisto di due ambulanze destinate alla Croce Rossa.

La festa è proseguita con la distribuzione del libro, accompagnato da caricature personalizzate degli ospiti, realizzate con sensibilità e ironia da Bruno Manenti. A rendere il momento ancora più gioioso ha contribuito Giuseppe D’Acchioli, volto noto dell’associazionismo trevigliese, che ha allietato il pubblico con canti popolari e dialettali, creando una cornice musicale ricca di emozione e identità.

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