Agricoltura e allevamenti, i numeri di un settore che disegna il paesaggio
I dati di Coldiretti raccontano quali siano le principali colture presenti sul nostro territorio e come è cambiato il settore dell'allevamento

Attraverso i dati di Coldiretti, in occasione del weekend dedicato alla Fiera Agricola di Treviglio, la realtà di agricoltura e allevamenti nel 2025 nella Bassa bergamasca.
Agricoltura e allevamenti, cosa si produce nella Bassa del 2025?
Che cereali si coltivano, e che animali si allevano nella Bassa bergamasca del 2025? Domanda non scontata, soprattutto per i tanti trevigliesi "da ufficio", che pur vivendo a poche centinaia di metri da uno dei territori agricoli più prosperi e avanzati d’Europa, spesso non distinguono neppure più una pannocchia di mais da una spiga di grano.
L’agricoltura
Dati Coldiretti alla mano, cominciamo dal mais, che è di gran lunga la coltura più diffusa. Nella Bassa si contano 6196 ettari di granoturno a "granella", coltivazione più pregiata e adatta all'uso alimentare umano. Un'altra buona fetta, quasi 5000 ettari, sono invece destinati al Silomais, utilizzato prevalentemente come foraggio. Tra le altre colture, segue il grano tenero: 3751 ettari, secondo Coldiretti. Molto diffusa l'erba medica (il tradizionale foraggio, 2600 ettari circa), così come il loietto (una pianta erbacea usata per tappeti erbosi, coltivata su 2288 ettari), seguito dall'orzo (1994 ettari). Molto meno diffusi, ma comunque presenti e decisamente spettacolari quando sono in fioritura le "giallissime" colture di colza (379 ettari) e di girasole (55 ettari). Le coltivazioni orticole assommano a 607 ettari complessivi, mentre 180 ettari sono destinate a colture floricole o a vivai. Tra le novità degli ultimi decenni si trovano anche le colture di bambù (19 ettari) e di pisello secco (39 ettari) e la granella di soia (334).
L’allevamento
Anche qui i numeri sono spesso controintuitivi. La suinicoltura conta 202 allevamenti di pianura, di cui solo 7 sono a "ciclo chiuso", mentre la stragrande parte sono "da ingrasso". Quanto ai capi allevati, i suini sono quasi tre volte più numerosi dei bovini: 289mila circa quelli allevati nella Bassa, contro circa (e non sono certo pochi) 101mila bovini distribuiti in 1016 diversi allevamenti. Di questi, la maggior parte sono animali da latte (85mila) contro circa 16mila animali da carne, e 1200 "bufaline". Decisamente più ridotta l'avicoltura, che conta complessivamente 46 allevamenti.
Same apre ai visitatori museo e archivio storico
In occasione di Fiera Agricola Treviglio e della Giornata nazionale del Made in Italy promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Museo SAME e l’Archivio Storico SDF apriranno straordinariamente le porte al pubblico domenica 27 aprile dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Sarà un’opportunità unica per scoprire la storia e l’innovazione che hanno reso l'azienda trevigliese, oggi un'immensa multinazionale leader del settore, un punto di riferimento nel settore della meccanizzazione agricola. Saranno visitabili gli archivi storici e in particolare l’Archivio disegni tecnici che raccoglie oltre 260mila elaborati grafici datati a partire dal 1927 fino agli anni Duemila.