Crema

Tutti pazzi per «Call me by your name»: dagli USA al raduno

Una sei giorni di eventi con l’intento di far rivivere le atmosfere del film.

Tutti pazzi per «Call me by your name»: dagli USA al raduno
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Il film «Call me by your name» fa impazzire gli americani (e non solo) ormai da anni. Mancava giusto un raduno dei fans, per l'ormai mitica pellicola premio Oscar di Luca Guadagnino, che è stata in buona parte girata proprio a Crema e nel Cremasco.

Raduno per «Call me by your name»

A cinque anni dalla statuetta, ecco quindi «PeachCon 2023», una rassegna di eventi a tema organizzata da due fans americani del film, George Tower e Binny Silverman, in collaborazione con la Pro loco di Crema, che hanno richiamato decisamente parecchi cinefili innamorati del film e della storia d'amore (e non solo) raccontata dal regista. Da martedì a oggi sono già parecchi Crema i partecipanti all'evento, partiti dagli Usa ma anche da mezza Europa per una «sei giorni» di eventi. Tutto è partito dal successo del film, dal legame stretto con la città e dal gruppo newyorkese di appassionati, che hanno creato un legame tutto speciale con Crema.

Una sei giorni di eventi

Il raduno ha presentato un programma fitto di eventi con l’intento di far rivivere le atmosfere: si è iniziato martedì con la cena in un ristorante cittadino completata da un tour di visita, si è proseguito poi con i fontanili «Le Quarantine» nel verde della campagna, una delle tappe più amate del film, e poi ancora con un percorso itinerante di Bergamo per poi passare a Sirmione e al laghetto dei riflessi a Ricengo. Per venerdì sera è in programma una festa danzante all’aperto presso l’Arci San Bernardino per rivivere una delle scene più allegre del film, sabato invece tour si terrà un corposo tra Moscazzano, Pizzighettone, Montodine e si concluderà con la proiezione del film al cinema multisala di Portanova in lingua originale. Grande conclusione: una gita alle cascate del Serio a Valbondione, altro spettacolare set del film. Entusiasta della manifestazione l’assessore alla Cultura Giorgio Cardile: «Potrebbe diventare un appuntamento annuale fisso».

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