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Treviglio scopre l'energia del play Matteo Bogliardi

Il 18enne rapallino è approdato alla Bcc Blu Basket Treviglio dopo una stagione da senior in C Gold a Bassano del Grappa.

Treviglio scopre l'energia del play Matteo Bogliardi
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La Bcc Treviglio ha giocato tutte le tre gare di Supercoppa senza il suo "folletto" americano JJ Frazier, ma ha scoperto l'energia e la personalità del 18enne ligure Matteo Bogliardi, arrivato quest'anno alla Blu Basket 1971. L'abbiamo intervistato.

Matteo Bogliardi e gli inizi sportivi

Coach Devis Cagnardi gli ha dato ampio spazio sul parquet nella gare di Supercoppa LNP - nelle rotazioni sugli esterni con Vincenzo Taddeo e Simone Pepe - complice l'assenza per infortunio di JJ Frazier e il giovane Matteo Bogliardi si è fatto conoscere dai suoi nuovi tifosi. Bogliardi, classe 2002, è di Rapallo sulla riviera ligure di Levante, ed è proprio nella sua città che ha mosso i primi passi nello sport. "Ho iniziato a giocare a basket per imitare mio fratello maggiore Andrea. Lui giocava e volevo farlo anche io. Così, dai 3 ai 6 anni, ho iniziato basket e tennis. Poi è arrivato il momento di fare la scelta e la mia scelta è caduta sulla pallacanestro. Ho giocato per alcune società locali, anche a Santa Margherita, poi a 14 anni sono andato nel settore giovanile della Mens Sana Siena. Lì sono stato un anno, poi sono andato a Ferrara e negli ultimi due anni nel settore giovanile della Oxygen Bassano del Grappa con cui la stagione scorsa ho disputato anche il campionato di Serie C Gold".

Il salto dalla C Gold alla serie A2

Lasciare casa per inseguire il sogno di diventare giocatore di basket non è stato facile. "I primi mesi via da casa, da giovanissimo, sembrava come una vacanza - racconta Matteo Bogliardi -. Poi quando arriva ottobre e novembre ti rendi conto che non è così e inizi a fare i conti con il fatto che non hai i tuoi genitori con te... Però, se credi nell’obiettivo che ti sei posto, ti abitui in fretta a questa vita". In estate è arrivata la chiamata da Treviglio con il "salto" per Bogliardi dalla C Gold alla serie A2. "E’ stato strano - racconta il 18enne -. In C Gold ho avuto la fortuna di giocare con giocatori esperti. Qui, però, c’è un mix che all’esperienza unisce talento e un’intensità diverse. Io ci metto tutta l’energia che ho per stare dietro ai miei nuovi compagni".

Determinazione ed energia

La parola "energia" ricorre anche quando Matteo Bogliardi si descrive come giocatore. "Sono un ragazzo che mette energia in campo e mi piace mettere in ritmo i miei compagni e, di conseguenza, entrare in ritmo anche io. Come giovane che esce dalla panchina questo è uno degli obiettivi che ho; l’altro è quello di dare una mano alla squadra anche in fase difensiva". Il 18enne ligure assicura che il feeling con coach Cagnardi e il suo staff della Bcc Treviglio, così come con in compagni è stato da subito ottimo e questo ha favorito il lavoro di inserimento nel gruppo, soprattutto dei più giovani. E Treviglio che città è? "A Treviglio ho fatto solo qualche giretto in centro, ma non conosco ancora la città - conclude Bogliardi -. La scoprirò nei prossimi mesi".

Leggi l'intervista completa sul Giornale di Treviglio in edicola.

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