Ciclismo

Ruben Ferrari, il vincitore con la valigia

L’Esordiente del 1° anno della Sc Romanese Cycling Team sta letteralmente volando in questa stagione dove ha già conquistato la bellezza di 9 successi.

Ruben Ferrari, il vincitore con la valigia
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Nella valigia il costume per andare al mare, ma nell’auto di papà Diego l’amica indispensabile: la bicicletta. E così all’andata rapida sosta a Torri di Mezzano nel Ravennate con annessa vittoria nel «Memorial Fusconi Livio», al ritorno altra breve tappa a Sozzigalli, nel Modenese, per vincere il «47° Trofeo Sozzigalli». Il protagonista di queste due affermazioni tra un bagno al mare e l’altro è Ruben Ferrari, Esordiente del 1° anno, in forza alla Sc Romanese Cycling Team. Il «figlio d’arte» (papà Diego è stato professionista a cavallo della fine degli anni ‘90 e inizio anni ‘2000) di Stezzano ha toccato la bellezza di 9 vittorie stagionali e tagliare il traguardo della doppia cifra sembra più che a portata di mano.

Ruben Ferrari vince anche in vacanza

La nona perla di questo bellissimo 2021 ce la racconta il suo direttore sportivo Alessandro “Cioto” Tarenghi, da una vita in ammiraglia nel sodalizio romanese presieduto da Beppe Lanzini.

«Stavolta non è arrivato da solo, ha vinto in volata superando gli altri tre compagni di fuga - spiega Tarenghi che però precisa -. Io non c’ero, è andato in vacanza e papà Diego lo ha portato a correre e ha vinto sia andando al mare che tornando. Ultimamente si sono spostati da Stezzano a Villa d’Almé per qualche tempo e di conseguenza Ruben si allena da solo con il padre e da noi viene al venerdì. Di solito arriva da solo perché nel suo dna c’è di attaccare e staccare tutti, ma non è fermo in volata e negli sprint di pochi corridori va forte come ha dimostrato anche domenica».

Ferrari a Sozzigalli ha superato allo sprint Ghirelli della Sc Forlivese, Zanandrea del Gs Mosole e Padovan del Vc San Vendemiano, il gruppo è arrivato al traguardo con quasi 30 secondi di ritardo. Per voi della Sc Romanese Cycling Team le vittorie di Ruben oltre a rimpinguare il bottino di trofei e medaglie, è una grandissima iniezione di fiducia per tutti i ragazzi.

Ti aspettavi una stagione del genere?

«Onestamente quando è arrivato da noi non lo conoscevo molto, seguo poco le corse dei Giovanissimi e avevo comunque avuto modo di vedere un paio di sue vittorie nei G6 lo scorso anno in maglia Ceramiche Pagnoncelli. E avevo visto che arrivava sempre da solo al traguardo: come dicevo prima è nella sua indole attaccare e provarci sempre. A volte esagera e si stanca e quindi non ottiene il risultato sperato, ma quest’anno tenendo conto delle 9 vittorie ha sbagliato davvero pochissimo...».

Qual è la dote migliore di Ferrari nato il 21 agosto del 2008?

«E’ molto resistente fisicamente. E’ Esordiente del 1° anno ma fisicamente è avanti e ha più forza e resistenza di quelli della sua età. E’ forte ma è anche agile e quindi riesce ad usare al meglio la sua forza. Quando usa il rapporto lungo fa la differenza e quando entra a pieni giri c’è poco da fare per gli altri. L’agilità è indispensabile, gli servirà tantissimo nei prossimi anni: lui pedala agile in pianura ma anche in salita e questo gli consente di non sprecare tutte le energie».

Buoni piazzamenti per Mattia Arnoldi

Per i romanesi cari al team manager Fabio Bazzoni domenica è arrivato un altro piazzamento tra i top ten, il decimo posto di Mattia Arnoldi ad Ospitaletto Mantovano nella corsa vinta dal bresciano Matteo Mori dell’Aspiratori Otelli-Carin-Baiocchi. Il velocista di Covo nato il 10 gennaio del 2008 in questo 2021 ha ottenuto la bellezza di 5 secondi posti, 2 terzi e in totale tra i top ten degli ordini di arrivo degli Esordienti 1° anno è entrato ben 14 volte.

«Mattia è stato sfortunato nei due mesi di inizio stagione quando andava fortissimo e batteva tutti in volata, purtroppo c’era sempre uno che riusciva ad avvantaggiarsi e arrivare solo al traguardo - conclude Tarenghi -. Adesso dopo che ha staccato un attimino l’ho già visto molto bene ad Ospitaletto dove ha fatto il 10° ma poteva fare un bel risultato se non ci fossero state due cadute negli ultimi km che lo hanno rallentato. Sono fiducioso prima della fine del calendario Mattia può farcela».

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