Sport - Ciclismo

Nicolas Milesi della Ciclistica Trevigliese, primo degli Italiani alla «Parigi-Roubaix» Juniores

"Entrare al velodromo di Roubaix dove arriva la Classica Monumento dei professionisti mi ha messo addosso tanta emozione".

Nicolas Milesi della Ciclistica Trevigliese, primo degli Italiani alla «Parigi-Roubaix» Juniores
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Nella settimana da incorniciare per la Ciclistica Trevigliese trova posto anche il grande risultato ottenuto da Nicolas Milesi. Il corridore di Parre, al secondo anno con i gialloazzurri, ha gareggiato con la casacca della Nazionale alla «19ª Parigi-Roubaix» per la categoria juniores dove si è classificato al 17° posto, migliore degli italiani.

Primo degli Italiani alla «Parigi-Roubaix» Juniores

La corsa è stata vinta dal lussemburghese Niels Michotte (AG2R) e Milesi è arrivato nel gruppetto subito a ridosso dei primi a soli 32” dal vincitore. L’abilità di Nicolas nel guidare la bici (proviene dalle ruote grasse della mountain bike, che ancora frequenta con buona continuità e risultati) è stata importante per affrontare la Classica che ha presentato 17 settori di pavé da affrontare nei 111 km.

«E’ stata una gara dura ma bellissima, una grandissima esperienza - racconta Milesi nato il 22 luglio del 2004 all’ultimo anno di scuola a Clusone per ottenere il "Diploma in costruzioni ambiente e territorio" -. Già sabato alla ricognizione del percorso ho visto che mi trovavo a mio agio sul pavé, mi sono ben preparato per la Roubaix che è una corsa incredibile e ripeto bellissima. Dal primo all’ultimo km mi è piaciuta tantissimo, sono contento anche della mia prestazione, del fatto che ho tenuto il ritmo dei migliori e del risultato ottenuto».

Si poteva fare meglio?

«Sì. L’unica cosa che non mi ha soddisfatto è stata la volata. Già entrare al velodromo di Roubaix dove arriva la Classica Monumento dei professionisti mi ha messo addosso tanta emozione. Io non sono veloce e in più era solo la seconda volta che andavo in pista: non sono riuscito a fare le cose al meglio altrimenti nei top ten potevo entrarci».

Arrivi alla strada (due vittorie con la Ciclistica nel 2021) dalla mountain bike dove hai anche vinto il tricolore Allievi 2° anno al Ciocco in Toscana nel 2020, l’alternanza tra le due discipline è complicata?

«Ti toglie di sicuro qualcosa visto che capita di correre un giorno dopo l’altro e oltre al recupero fisico ci sono tanti fattori che cambiano. Sono nato in MTB ma sto scoprendo la strada e mi piace sempre di più, a breve proverò anche la cronometro».
E della Ciclistica Trevigliese che dici? «Mi trovo benissimo, è un ottimo team che ha un passato importante e spero di contribuire anch’io a portarlo avanti. Sono rimasto in ottimi rapporti con Romele, il campione italiano juniores del 2021, ci sentiamo spesso e Alessandro mi ha portato a fare alcuni tratti sterrati nella sua zona di Lovere: è stato importante anche questo per fare bene alla Roubaix».

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