Fara d'Adda

“Maestro di calcio e di vita”: un’associazione per ricordare Ernesto Modanesi

"Portiamo avanti ciò che lui ha seminato. Per lui il calcio era una palestra di vita".

“Maestro di calcio e di vita”: un’associazione per ricordare Ernesto Modanesi
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Un’associazione per tenere viva la memoria di Ernesto Modanesi, “mister Modena”, indimenticato calciatore e poi allenatore di calcio farese. Il gruppo, senza scopo di lucro e con finalità sociali, è stato fondato in questi giorni nel suo paese natale, Fara d’Adda, dagli amici più cari e dai parenti, in memoria di una delle figure più importanti del calcio locale e non solo, arrivato allo staff della Nazionale campione del mondo nel 2006.

Nasce "Ernesto Modanesi, il Mister": "Portiamo avanti ciò che lui ha seminato"

“L’associazione, nata dalla comune volontà dei familiari e degli amici più cari, non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale con l’intento di mantenere vivo il ricordo della figura di Ernesto Modanesi “Maestro di calcio e di vita”, e di continuare a portare avanti quanto lui ha seminato in termini di rispetto, umiltà, dedizione, generosità, determinazione non solo con i suoi ragazzi sul campo, ma con chiunque lo abbia incontrato sulla propria strada – spiega il gruppo in una nota - L’associazione intende perseguire questi obiettivi attraverso l’organizzazione e la gestione di attività sportive, culturali, ricreative di interesse sociale, incontri informativi e formativi, manifestazioni ed eventi aventi tematiche riferite principalmente al calcio e allo sport giovanile con particolare attenzione agli aspetti educativi della formazione di giovani atleti, ai principi ed ai valori della correttezza e della lealtà sportive. Si propone, inoltre, di supportare altre realtà associative e sportive che abbiano come intento principale la formazione e la cura degli atleti in età giovanile; erogare beni o servizi e istituire premi, borse di studio, sostegni a favore di giovani sportivi, tecnici e dirigenti emergenti e molto altro”.

"Ernesto Modanesi - Il Mister"
Il logo dell'associazione "Ernesto Modanesi - Il Mister"

Chi era “mister Modena”

Ernesto Modanesi nacque a Fara il 28 agosto 1946 e se fosse vivo oggi (è mancato nel 2019) avrebbe appena compiuto 75 anni.

Da calciatore si avvicina allo sport nel settore giovanile della Farese, come difensore centrale. Tra il 1962 e il 1973 milita poi anche nella Pergolettese, e poi a Caravaggio e a Cassano. A 26 anni comincia la carriera di allenatore, conseguendo il primo patentino per la Terza categoria. Allena per quasi un decennio, dalla stagione 1973/74 alla stagione 1983/84 la Fc Cassano, partendo dal settore giovanile e arrivando alla Prima Squadra, nel mezzo, passa un anno anche a Caravaggio (1982/1983).

Ernesto Modanesi con la maglia dell'Atalanta
Ernesto Modanesi con la maglia dell'Atalanta

Gli anni con l’Atalanta

Nel 1985 il “passaggio di livello”: diventa allenatore professionista di seconda categoria, diplomandosi a Coverciano. Sono gli anni in cui comincia a collaborare con l’Atalanta, società per la quale continua a lavorare per circa 15 anni allenando principalmente le categorie Berretti, Allievi e Giovanissimi. Allena, tra i tantissimi, anche Chicco Pisani, Domenico Morfeo (poi al Milan) e Alessio Tacchinardi, storico centrocampista della Juventus.

Dirigente e analista

Ma la vita sportiva di “mister Modena” continua anche fuori dagli spogliatoi. Diventa coordinatore e responsabile del settore giovanile della Trevigliese e della Zanconti. E la lunga esperienza calcistica lo porta a diventare un abile osservatore, un talent scout e un apprezzato consulente ed analista calcistico, accanto ad alcuni dei personaggio più importanti dello sport italiano, dal Cesare Prandelli di Lecce, Verona e Venezia, fino alla lunga, solida e ricca collaborazione con Beppe Iachini. Un amico, quest’ultimo, che si portò Modanesi, insieme al vice Giuseppe Carillo, in giro per tutta Italia collaborando con società quali Vicenza, Piacenza, ChievoVerona, Brescia, Sampdoria, Siena, Palermo, Udinese, Sassuolo ed Empoli.

“Fu un legame profondo e sincero quello che Modanesi ha instaurato con il tecnico marchigiano ed il suo stretto collaboratore Carillo, con i quali ha condiviso non solo la passione e la dedizione professionale, ma anche solidi valori umani e l’idea di un calcio vero fatto di abilità, testa e cuore” ricorda la neonata associazione.

Il calcio? "Una palestra di vita"

Infine, la collaborazione con la Nazionale di Marcello Lippi. Quella passata alla storia, insomma, per il Mondiale 2006 vinto sotto il cielo Azzurro di Berlino.
Un ricordo profondo e raccolto, quello che gli amici più cari hanno dedicato a mister Modena raccontando gli scopi dell’associazione.

“Modanesi considerava il calcio, e lo sport in generale, una palestra di vita che, al di là di tecnica e tattica, allena al rispetto dell’altro, all’educazione, all’umiltà, alla condivisione, al sacrificio, all’osservanza delle regole, all’applicazione, alla tenacia per raggiungere un obiettivo. Fondamentali sono certo le abilità individuali ma, a parità di capacità, l’impegno, la serietà, la passione e la testa fanno la differenza. Questi sono sempre stati i cardini dei suoi insegnamenti e vorremmo continuassero ad esserlo attraverso le attività dell’associazione”.

“Un ringraziamento particolare va al dottor Gabriele Colombo per la sua disponibilità e preziosa collaborazione. Si ringrazia fin d’ora chiunque avrà voglia di supportarci e condividere con noi questo ambizioso progetto, accogliendo e trasmettendo l’eredità umana e professionale del Mister Modena” conclude il gruppo.

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