Treviglio

Il Treviglio Rugby dà un calcio all'esclusione

La società trevigliese entra nel novero delle pochissime società in Italia che hanno deciso di offrire corsi di "Rugby integrato"

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L’inclusività passa anche da una palla ovale. Il Treviglio Rugby Club ha avviato un progetto per coinvolgere ragazzi disabilità cognitive. La società è quindi entrata nel novero delle pochissime società in Italia che hanno deciso di offrire corsi di «Rugby integrato». Una disciplina che si fonda sull’interazione tra chi ha qualche forma di disabilità e chi non ne ha. Un percorso educativo d’integrazione e inclusione attraverso uno sport che per tradizione si basa su valori quali il rispetto, il sostegno e l’amicizia.

Il rugby d Treviglio dà un calcio all'esclusione

A condurre questa sfida in corso da alcuni mesi al centro sportivo "Mazza" di via ai Malgari c’è Vincenzo Cavalieri, coordinatore del mini-rugby della società. Al momento sono quattro i ragazzi (dai 12 ai 18 anni) che hanno aderito al progetto: le porte sono comunque aperte tutto l’anno (gli allenamenti si tengono tutti i giovedì dalle 18.30 alle 19.30) e il tesseramento è totalmente gratuito.

"L’obiettivo è quello di far fare un’esperienza di gioco di squadra, a ragazzi che spesso sono ai margini, in un ambiente positivo e accogliente - ha spiegato Cavalieri - Oltre al lato sportivo, che fa bene al fisico, al corpo e alla mente, la mission sociale è molto più grande. Il lavoro bellissimo che riusciamo a fare con l’innesto di questi ragazzi è anche quello di far vivere ai nostri atleti normodotati un’esperienza in cui accettano la difficoltà che può esserci da parte del ragazzo diversamente abile. Il sostegno che c’è alla base del rugby, in questo tipo di attività diventa ancora più importante".

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