Domenica c’è la Classica: Treviglio-Bracca che taglia il traguardo di 43 edizioni

Dal centro cittadino al piccolo comune della Val Brembana che arriva a circa 700 abitanti.

Domenica c’è la  Classica: Treviglio-Bracca che taglia il traguardo di 43 edizioni
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(nella foto della 42ma Treviglio-Bracca 1° Lorenzo Salvetti Team LVF podio con il secondo Mattia Ro, il terzo Walter Calzoni e il presidente della Ciclistica Trevigliese Marco Taddeo)

Ed è di nuovo giunto il tempo della Classica, la «grande festa del ciclismo». come la chiamano gli organizzatori della Ciclistica Trevigliese. Domenica 28 luglio va in strada la «43ª Treviglio-Bracca», 123,200 km che gli atleti della categoria Juniores dovranno percorrere per cercare di griffare il loro nome in un albo d’oro di assoluto valore.

Domenica c'è la Treviglio-Bracca

La corsa, riservata agli Allievi fino al 2011, ha visto trionfare corridori che poi hanno fatto fortuna anche tra i dilettanti e i professionisti. Come Claudio Corti (vincitore della prima edizione nel 1972), Ennio Vanotti, Mirko Gualdi, Ivan Gotti, Alfredo Assanelli (l’unico della Ciclistica Trevigliese a centrare il bersaglio nel 1987), Marco Locatelli (Sc Romanese), Andrea Giupponi, Enrico Peruffo, Stefano Locatelli, Mauro Locatelli (Sc Romanese), Andrea Garosio. Da quando nel 2016 la gara è tornata in auge, dopo quattro anni di pausa, ed è passata alla categoria Juniores, la vittoria è arrisa a tre dei talenti più fulgidi del panorama nazionale: Alessandro Covi, Andrea Bagioli e lo scorso anno Lorenzo Salvetti.

Una Classica un po' meno dura

«Abbiamo reso questa edizione meno dura di quella dello scorso anno - spiega il presidente della Ciclistica Trevigliese Marco Taddeo -. Abbiamo voluto rendere la corsa un pochino più aperta e quindi abbiamo ridotto un po’ i km di salita togliendo il passaggio nelle vicinanze del traguardo e quindi si va dritti da Ambria in cima alla salita di Bracca (circa 700 metri sul livello del mare, ndr). Abbiamo inserito per la prima volta lo Stabello (frazione di Zogno strada stretta che sale e provoca una sorta di selezione naturale, ndr) e siamo convinti che potrà essere una gara che si presta ai colpi di mano, dove anche un passista che tiene in salita può farcela».

Il percorso

Ritrovo dalle 8.30 in piazza Cameroni a Treviglio, alle 10.40 partenza ufficiosa con trasferimento di circa 3 km fino a Largo Vittorio Emanuele dove alle 10.45 verrà dato il via ufficiale. Sono 6 i giri del circuito cittadino da ripetere toccando Cascina Pezzoli, Località Malossa, via Aldo Moro, viale Monte Grappa, viale Alcide De Gasperi, viale Oriana, viale Diaz, viale XXIV Maggio, via Tricolore, via Forze Armate, via XX Settembre, via Camillo Terni, viale Cesare Battisti, viale del Partigiano, via Giuseppe Mazzini, viale Michelangelo Buonarroti e largo Vittorio Emanuele dove si conclude il circuito. Dopo quasi 71 km si lascia Treviglio in direzione Pontirolo, Ciserano, Verdellino, Boltiere, Osio Sotto, Brembate, Filago, Madone, Bonate Sotto, Bonate Sopra, Ponte San Pietro, Mapello, Palazzago, Almenno, Ubiale Clanezzo, Sedrina, Zogno per arrivare in via Dentella a Bracca dove è posto il traguardo.

Circa 60 gli iscritti

Una sessantina i corridori al momento iscritti, meno del previsto in quanto c’è la concomitanza (imprevista al momento della scelta della data nel calendario regionale) della gara di Costa Masnaga nel lecchese che abbraccia tutte le categorie dagli Esordienti agli Allievi e Juniores; senza dimenticare la corsa nazionale a Loria nel Trevigiano.

«Purtroppo va così e non possiamo fare niente - spiega il presidente Taddeo -, comunque abbiamo al via il Team Giorgi con il ceco Vacek che è il naturale favorito della gara visto che quando la strada sale ha pochi rivali. Oltre a noi della Ciclistica Trevigliese c’è la Sc Cene, la Massì Supermercati, la Sc Capriolo, e anche due stranieri: lo slovacco Marek Bugar e il danese Matthias Nordal. Noi nutriamo buone speranze con Lorenzo Milesi che va forte, così come hanno trovato nelle ultime corse una buona condizione Massimiliano Pini e Davide Piganzoli. Sarebbe il massimo per noi vincere».

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