Capitan Davide Reati una bandiera per Treviglio
La guardia-ala di Cernusco sul Naviglio, cresciuto nelle giovanili trevigliesi, giocherà ancora due stagioni con la canotta biancoblu.
La guardia-ala Davide Reati, 31 anni, capitano della Bcc Blu Basket Treviglio ha trovato un accordo con la società per prolungare il suo contratto. Resterà in biancoblu sino al 2022 (con un'opzione per un'altra stagione) entrando di diritto tra i giocatori simbolo della pallacanestro trevigliese.
Davide Reati, capitano e bandiera
A volte basta la parola data, una stretta di mano. E’ stato così tra la Blu Basket Treviglio e Davide Reati, 31enne capitano biancoblu, che ha trovato l’accordo per prolungare il contratto sino al 2022 con una opzione per la stagione successiva. "L’accordo c’è, manca solo la firma sul contratto - assicura la guardia-ala di Cernusco sul Naviglio, cresciuto nel settore giovanile trevigliese -. Per me la prossima sarà la decima stagione con la canotta di Treviglio, o la nona se contiamo che per due volte sono arrivato a campionato in corso, e sono contentissimo come lo ero lo scorso anno al ritorno qui. Considero Treviglio la mia seconda casa ed è un onore che la società mi abbia dato la possibilità di restare". Con l’accordo in via di definizione Davide entra di diritto tra i giocatori che hanno scritto la storia della pallacanestro trevigliese: nelle classifiche di presenze (sesto con 247 gare giocate in 9 stagioni) e punti (settimo con 2.538) è già nella top-ten insieme a bandiere come Enrico Degli Agosti (15 stagioni e 367 presenze), Luca Gamba (top scorer con 4.256 punti in 11 anni), Massimo Gatti, Maurizio Mazzotti e Marco Guerci, solo per citarne alcuni.
C'è voglia di ripartire anche con lo sport
Il capitano non guarda alle statistiche personali. "Quello che spero è che (le prossime, ndr) saranno stagioni sportivamente positive per la squadra, come lo sono state le recenti. E’ la cosa che conta di più - prosegue Reati -. Riuscire a coinvolgere sempre di più il pubblico e la gente di Treviglio a seguirci e a sostenerci con sempre più passione dopo tutto quello che è successo in questi mesi". Manca il campo da gioco, l’atmosfera dei playoff che, se non ci fosse stata la pandemia a chiudere anzitempo i campionati di basket, si sarebbero giocati proprio in questo periodo e Treviglio avrebbe potuto dire la sua. "E’ vero. Se si pensa che l’ultima partita l’abbiamo giocato a Voghera contro Tortona a metà febbraio... di fatto è da quattro mesi che non scendiamo in campo e siamo senza pallacanestro. Credo che per tutti i giocatori, me compreso, e anche per i tifosi ci sia la voglia di ripartire, ricominciare e tornare a respirare aria di normalità anche nella pallacanestro".
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