Calcio - Seconda categoria

Boltiere festeggia la cavalcata trionfale in Prima

Meravigliosa stagione conclusa con la promozione. Tanti anni ad inseguirla, adesso la Prima categoria è finalmente realtà.

Boltiere festeggia la cavalcata trionfale in Prima
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Tanti anni ad inseguirla, adesso la Prima categoria è finalmente realtà. Il Boltiere, grazie al successo sul Lallio per 0-2 in trasferta, domenica ha dato il via ai festeggiamenti per il traguardo raggiunto con pieno merito dopo una stagione praticamente perfetta.

Boltiere, la Prima categoria è realtà

Il tutto nonostante un cambio in panchina inaspettato (Dario Rimoldini ha raccolto l’eredità di Ivan Savio) che non ha alterato una marcia già trionfale da inizio torneo. E se a tutto questo si aggiunge il record d’imbattibilità del portiere Luca Abbiati che ha fatto il giro della stampa nazionale, il quadro è davvero da incorniciare. Le statistiche nel raggruppamento D di Seconda categoria parlano chiaro: 18 vittorie, 4 pareggi ed 1 solo ko per i bassaioli, con il Calusco a -6 ad una giornata dalla conclusione.

"Una torta meravigliosa - ha esordito mister Rimoldini -, con tre ingredienti indispensabili: la fetta principale è composta dai giocatori che vanno in campo, poi c’è la società che è riuscita a mantenere un ambiente sempre sereno e infine la qualità dello staff tecnico. Il mix ha portato a questo epilogo fantastico. Personalmente il bilancio è più che positivo: sono arrivato in corsa a Boltiere, ho trovato un ambiente tranquillo e un gruppo di giocatori solido. Ci siamo conosciuti gradualmente nel tempo e mi piace pensare di aver costruito insieme qualcosa che rimarrà scolpito nel tempo. Dal record di Abbiati ai risultati sul campo, tutti siamo stati bravissimi. Peccato per l’unica sconfitta incassata, ma direi che possiamo accontentarci così. Ogni ragazzo della rosa ha contribuito in maniera equa a questa promozione: a parte Carminati che ha fatto qualche gol in più degli altri, il resto è stato suddiviso per bene. Una menzione doverosa per capitan Dorini, che ha sbloccato la gara domenica a Lallio e a quarant’anni ha ancora tantissimo entusiasmo, un esempio per i più giovani. Il destino ha voluto questo".

Grazie alla società, ai giocatori e allo staff

La lista dei ringraziamenti da parte del tecnico è lunga.

"Parto senza dubbio dalla società che mi ha dato fiducia assegnandomi la panchina dopo Savio. Un ringraziamento super poi va ai giocatori che si sono dimostrati seri e disponibili fin dal primo allenamento. Grazie anche al mio staff che mi ha aiutato nelle scelte. Infine un ringraziamento speciale alla mia compagna Valentina e a mia figlia Melissa che domenica erano in tribuna".

Per il futuro invece c’è tempo.

"Per parlare di panchina e squadra non è ancora il momento – ha concluso Rimoldini -, abbiamo centrato la promozione ma rimane l’obiettivo dello scudetto di categoria con la prima semifinale fissata per il 15 maggio e la finalissima per il 21. Concentriamoci su questo, abbiamo ancora fame".

Domenica alle 15.30 infine c’è l’ultimo match di campionato in casa con la Farese, da onorare per dare ulteriore lustro ad un’annata da ricordare. Boltiere fa finalmente rima con Prima. Tutto, meravigliosamente, meritato.

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