Basket, Treviglio non conferma capitan Lele Rossi

Una decisione presa male dai tifosi trevigliesi che, dopo Marino, perdono il loro Gladiatore.

Basket, Treviglio non conferma capitan Lele Rossi
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(foto di Danilo Scaccabarossi)

Le strade della Blu Basket e di Emanuele Rossi si dividono dopo sette stagioni (le ultime cinque consecutive con i galloni di capitano), 208 gare giocate, 117 vinte e 91 perse, e ben 2.159 punti (10,4 di media a partita) segnati dal pivot romano in biancoblu.

Treviglio non conferma il suo capitano

Un piccolo «terremoto» sportivo che ha sollevato il malcontento di tanti appassionati e tifosi trevigliesi che dell’uomo Rossi, prima ancora che del giocatore, hanno apprezzato le doti umane, oltre che tecniche.
Un dolore da distacco che ci vorrà tempo per lenire. E che forse nemmeno l’ingaggio del primo straniero che vestirà la maglia biancoblu la prossima stagione, la trentenne guardia americana Christopher Roy «Chris» Robert, arrivato da Reggio Calabria (14,5 punti e 2,4 assist giocando quasi 30 minuti di media a partita) - ma con esperienze in Italia a Caserta, Siena, Bologna e Pistoia - contribuirà a far smaltire alla «piazza».

Un epilogo amaro

Trascorsi alcuni giorni dal mancato accordo tra la Blu Basket e la sua bandiera (insieme a Tommaso Marino, uscito dal contratto e accasatosi a Siena) nella voce dell’ormai ex capitano si coglie ancora l’amarezza per un epilogo che non è quello sperato.
«L’idea mia era quella di continuare con Treviglio, poi sono subentrati altri fattori che non hanno permesso di arrivare ad un accordo - spiega Lele Rossi - Resta la delusione e l’incredulità... dopo che mi è stata comunicata la decisione. Il problema, in primis, è economico. La società aveva un budget per i lunghi e in questo non sono riusciti a far rientrare l’ingaggio di Jajo (Jacopo Borra, ndr) che il mio. Tecnicamente, e lo ha scritto chiaramente la società nel comunicato, Treviglio ha scelto di usare le risorse a disposizione per gli stranieri e per completare il quintetto».

In primis il quintetto

Un quintetto che, con l’arrivo di Roberts, la conferma di Andrea Pecchia e quella di Borra, che sarà il pivot titolare, ha spazio per un altro straniero, un’ala-forte, e un italiano. I rumors danno per vicino l’accordo con il playmaker Lorenzo Caroti, classe ‘97, anche lui la scorsa stagione a Reggio Calabria. La panchina sarà giovane con il play-guardia Mattia Palumbo e Ursulo D’Almeida, rispettivamente classe 1999 e 2000, ai quali la Blu Basket punta ad affiancare un giovane come cambio del pivot.

Con Treviglio un grande amore...

Si chiude un ciclo, a Treviglio, con i saluti a Tommy Marino e Lele Rossi. «Faccio ancora fatica a parlarne - prosegue il “Gladiatore”, soprannome che i tifosi gli hanno affibbiato per la capacità di coinvolgere compagni e pubblico nei momenti positivi e negativi delle partite -. La cosa a cui tengo di più è ringraziare le persone, mia moglie Layla in primis, che mi sono state vicine in questi giorni di “terremoto”, sportivo naturalmente perché le cose gravi nella vita sono altre. Tutto l’affetto che i tifosi mi hanno dimostrato, con chiamate, messaggi e sui social è qualcosa di incredibile. Quello con Treviglio è un grande amore, non era... perché di Treviglio sarò sempre il primo tifoso, ma proprio perché è stato, ed è grande, fa ancora più male. Continuerò a giocare, ho il fuoco dentro, sono integro fisicamente e ho tanta voglia di andare avanti per anni ancora. Però, mi aspettavo un altro finale...».

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