Treviglio

Un logo per il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza grazie agli studenti dello "Zenale"

Gli studenti di 5^CTG del Corso di Grafica sono stati impegnati nel mese di gennaio in quello che viene definito "compito di realtà".

Un logo per il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza grazie agli studenti dello "Zenale"
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Un logo per il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza grazie all'estro degli studenti dell'Istituto Zenale e Butinone di Treviglio.

La proposta nella giornata contro il bullismo

Un Istituto Tecnico che non rinuncia a formare gli studenti dando concretezza ai loro desideri e alle loro aspirazioni. Gli studenti di 5^CTG del Corso di Grafica sono stati impegnati nel mese di gennaio in quello che viene definito "compito di realtà", cioè un incarico con uno scopo pratico che richiede di mettere in campo le competenze acquisite. La proposta è nata dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza del comune di Treviglio, Nicoletta Sudati, che ha richiesto alla dirigenza dello Zenale una collaborazione alla ricerca di un logo per il Garante. Gli studenti hanno risposto progettando varianti del logo in modo creativo e centrando il messaggio. E proprio nel periodo in cui cade la Giornata contro il bullismo, con nella data simbolica del 7 febbraio, gli studenti hanno proposto il logo.

Il logo del Garante

Guidati dai docenti Roberta Bozza e Gaetano Fiore, i ragazzi hanno realizzato 12 varianti della G di Garante dimostrando impegno e volontà, mettendo in campo fantasia e immaginazione, ma anche riflessione e capacità valutative nel considerare l’impatto visivo sul pubblico adulto e dei più piccoli, sull’efficacia di un simbolo, sull’immediatezza della comprensione del significato dietro una forma.

Mani che si intrecciano, un abbraccio come un albero, un tetto come un cuore e altri ancora sono le variazioni sul tema. Dimostrano idee e sensibilità diverse, proposte d’inventiva originale, soluzioni immaginative dei ragazzi e delle ragazze. E’ sto scelto di comune accordo da sindaco, vicesindaco, assessore alle Politiche giovanili e Garante il logo che rappresenta un ragazzo con un aquilone, un desiderio, una passione verso l’alto, un volo, simbolo di libertà, eppure con un filo che guida, rassicura.

Lo studio senz’altro ha significato anche conoscere il mondo pubblicitario, comprenderne le dinamiche che lo regolano, capire le sottigliezze che attraggono e il potere evocativo di particolari segni o immagini. Ha significato valutare marchi, identità visive facilmente riconoscibili di aziende affermate, entrando nel mondo della comunicazione e delle sue regole.

La scuola vive la comunità

La dirigente Paola Pellegrini non è la prima volta che autorizza le classi dell’Istituto a collaborazioni esterne con risultati pregevoli; così è stato per esempio per il logo dell’Istituto Archimede, per il progetto contro la ludopatia promosso dal nostro comune, per quello dell’Azienda Risorsa Sociale e quello del nido cittadino Titigulì.
Un grazie sentito e un apprezzamento meritato sono stati rivolti agli studenti dal sindaco Juri Imeri con una lettera inviata alla scuola.
Una scuola che partecipa alla vita della comunità è una risorsa, indirizza gli studenti alla cittadinanza, è modello sociale, dà visibilità all’impegno, costruisce partecipazione, valorizza i talenti, risponde positivamente al principio di sussidiarietà tra scuola, famiglia e territorio nell’educazione dei giovani.

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