Romano

“La memoria di tutti, la responsabilità di tutti”, studenti contro le mafie

L’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” ha affrontato martedì la “Giornata della Legalità” in ricordo di tutte le vittime delle stragi

“La memoria di tutti, la responsabilità di tutti”, studenti contro le mafie
Pubblicato:
Aggiornato:

L’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” di Romano ha affrontato martedì la “Giornata della Legalità” in ricordo di tutte le vittime delle stragi.

Giornata della legalità

L’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” di Romano ha affrontato martedì la “Giornata della Legalità” in ricordo di tutte le vittime delle stragi di mafia ed in particolare di quella di Capaci, in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo ed Antonio Montinaro. Nel 30esimo anniversario delle stragi di mafia di via di Roma e Firenze, quest’anno il filo rosso che da Romano conduce a Capaci è partito dalle campagne di Petralia Soprana (Pa) dove 75 anni fa, il 2 marzo del 1948, venne ucciso dalla mafia Epifanio Li Puma, contadino sindacalista CGIL e socialista. Li Puma si batteva a favore dei contadini come lui per l’applicazione dei decreti Gullo per la concessione delle terre a chi le lavorava e per questo venne ammazzato mentre era impegnato a zappare la terra davanti ai suoi due figli. E non fu che il primo in quel terribile mese di marzo del ’48 che precedeva le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento in Italia dopo la promulgazione della Costituzione: subito dopo di lui caddero Placido Rizzotto il 10, Giuseppe Letizia il 14 (un ragazzino di 12 anni, la stessa età degli studenti che ascoltavano, ucciso perché aveva visto troppo, una storia che ricorda molto quella di Giuseppe di Matteo), Calogero Cangialosi il primo aprile.

L’unione di due Comuni

E poiché la memoria è impegno, due comunità quella di Romano e di Petralia Soprana rappresentate dai loro sindaci, si sono sentite sorelle nell’impegno civico ed hanno scambiato le loro esperienze incontrandosi in una scuola, luogo per eccellenza della crescita dei giovani, in un progetto condiviso che ha ricevuto anche il prezioso patrocinio della “Fondazione Giovanni Falcone” di Palermo.
I ragazzi, accompagnati lungo tutta la mattinata dalla loro preside, la professoressa Pina Vaccaro, hanno incontrato e riflettuto su questo tema con Walter Torioni, Presidente della sezione Anpi di Romano, il sindaco di Romano Sebastian Nicoli, il vice sindaco e l’assessore alla cultura di Petralia Soprana, Pietro Puleo ed Aurelia Lo Mauro, in video collegamento, oltre al Presidente del Centro Studi “Epifanio Li Puma”, Gaetano La Placa, sempre a distanza, ed il giornalista Giovanni Battista Rodolfi.

L'Abbraccio - Il dipinto realizzato dagli studenti della scuola Enrico Fermi.

L’incontro

La giornata è stata introdotta da Renzo Li Puma, nipote di Epifanio, con un commovente ricordo del nonno e del suo coraggio nel non piegarsi mai davanti alle ingiustizie ed alla sopraffazione ed è proseguita intervallando le parole degli adulti ai lavori dei ragazzi: un testo recitato (classe 3A), la presentazione di un quadro fatto dagli alunni con tutti i nomi dei caduti di mafia (3C), riflessioni personali sul tema della resistenza alla violenza mafiosa (2B), la storia di dell’omicidio di un uomo libero tratta dai giornali dell’epoca (2E), poesie e testi contro la mafia (3B e 3D) ed una video ricostruzione della morte di Giuseppe Di Matteo (2D).

Seguici sui nostri canali