Pandino

La Casearia di Pandino presenta un nuovo formaggio: è il "Nebbia in Valpadana"

I docenti, tra cui Davide De Carli e Carla Bertazzoli, con i tecnici della scuola hanno presentato un nuovo prodotto, nato da tanta creatività e sapienza

La Casearia di Pandino presenta un nuovo formaggio: è il "Nebbia in Valpadana"
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La Scuola Casearia presenta un nuovo formaggio, "Nebbia in Valpadana", un erborinato a muffa bianca che utilizza un ceppo di Roquefort White. L’istituto pandinese stupisce ancora una volta concludendo in bellezza il 2023, con una bella sorpresa.

La Scuola Casearia presenta "Nebbia in Valpadana"

I docenti, tra cui Davide De Carli e Carla Bertazzoli, con i tecnici della scuola hanno presentato un nuovo prodotto, nato da tanta creatività e sapienza. L’hanno chiamato iconicamente "Nebbia in Valpadana" e l’appellativo scelto è più che azzeccato per accompagnare piacevolmente l’assaggiatore nell’essenza del nostro territorio caratterizzato dalla tipica nebbia che aleggia sui campi. Un formaggio che ha le caratteristiche organolettiche di un classico erborinato ma con una maggiore cremosità alla vista e al palato, nato dalla collaborazione proficua con un ex studente della scuola, Enea Segala, professionalmente impegnato in un polo biotech di grande valenza internazionale.

Ma questo è solo uno dei feedback positivi della Scuola Casearia che ormai, di anno in anno, colleziona premi importanti ai concorsi internazionali, partecipa a progetti interessanti come "Forme" e "B2Cheese" e ha promosso con successo il primo corso di diploma di maturità professionale della provincia di Cremona. Il caseificio didattico in questo giorni tra l’altro è in gran fermento per la preparazione dei pacchi regalo contenenti formaggi di loro produzione, compreso uno dei loro must, il mascarpone fresco, perfetto in abbinamento al classico panettone che quest’anno ha superato 130 chili di richieste da parte di una clientela molto affezionata. E quest’ultima sperimentazione bianca, "Nebbia in Valpadana", promette bene per essere sfoggiata spavaldamente sulle tavole natalizie.

Il consiglio è di abbinarla ad una giardiniera di verdure dal gusto delicato, preparata con aceto di mele, oppure una mostarda di zucca che va a smorzare il gusto deciso dell’erborinato. Ottima anche come base per farcire il panettone gastronomico, un classico intramontabile quest’anno ritornato particolarmente in auge, perché ben si accosta ai salumi locali ma anche all’irrinunciabile salmone. Infine un’idea sfiziosa può essere utilizzarla come mantecatura in un risotto con capesanta e melagrana non solo per dare il tocco cremoso ma anche per esaltare le note erborinate.

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