L’Istituto Comprensivo “De Amicis” di Treviglio fa incetta di medaglie ai Giochi Studenteschi, grazie alla scuola media Cameroni.
Cameroni al top nella campestre
Due, per ora, gli eventi sportivi a cui hanno preso parte le squadre della Cameroni nell’anno scolastico in corso: Corsa Campestre e Nuoto. Per la prima, nella fase distrettuale a Treviglio, medaglie al collo per Dimitry Ferri e Greta Niccolini, rispettivamente quarto e seconda nella categoria cadetti. Ottimo il punteggio delle squadre delle ragazze (Sofia Bumbaca, Vivien Raso, Giorgia Rubini, e Giulia Sabino) e dei ragazzi (Federico Centimerio, Giacomo Daminelli, Federico Gambetti e Mattia Raccuia) di prima media, e delle cadette di seconda e terza media (Sara Farella, Greta Niccolini, M. Carmela Piacente e Giulia Ronchetti) che hanno conquistato l’accesso alla successiva fase provinciale, a Bolgare.
Ottimi anche nel nuoto
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Altrettanto positiva la partecipazione dei ragazzi della scuola Cameroni alle Fase Provinciale di Nuoto che si è svolta al Centro Sportivo “Quadri” di Treviglio lo scorso 19 febbraio 2025. Medaglie per Francesco Abate, secondo classificato nei 50 metri stile Farfalla e per la squadra composta dallo stesso Abate e da Silvia Del Sordo, Sofia Galiero e Manuele Malato, che con la staffetta promozionale mista, sono saliti sul gradino più alto del podio. Altrettanto impegnati e tenaci nella loro prova, Anita Quarta e Beatrice Butti nei 50 metri dorso, Kira Ostroverkh nei 50 metri stile, Michele Manenti nei 50 metri dorso, Matteo Zanda, Rebecca Di Cola e MariaSole Malato nei 50 metri rana, e Alessandro Galimberti nei 50 metri farfalla.
“Momenti di grande emozione”
«Sono stati momenti di grande emozione per i protagonisti delle gare ma anche per gli accompagnatori – ha commentato l’insegnante di educazione fisica delal scuola Cameroni, Raffaella Oreni – La paura di non farcela a tagliare il traguardo, di non riuscire a dare il meglio di sé, di arrivare ultimi non mancano mai e, soprattutto negli sport individuali come questi, prendono il sopravvento. Gli attimi prima della partenza sono concitati, i ragazzi cercano sostegno e incoraggiamento. Poi, dopo il via, le paure lasciano spazio all’impegno e alla fatica nel dare fondo a tutte le proprie energie. L’arrivo è sempre un successo e tutti tagliano il traguardo sostenuti dagli applausi e dalle urla di incoraggiamento del pubblico. Quando qualcuno poi riesce a salire sul podio, anche chi non è arrivato così in alto, gioisce per il compagno o la compagna di squadra che ce l’hanno fatta e questa è la soddisfazione più grande: vedere che i ragazzi hanno imparato ad essere una squadra, a sostenersi, a gioire per i successi degli altri e a non avere più paura di perdere, perché il ‘mettersi in gioco’ è più importante della vittoria. Così lo sport diventa una bella festa e un momento prezioso che aiuta a crescere!».