Privacy online: l’unico modo per essere davvero protetti è scollegarsi del tutto?
Ogni secondo che passa, milioni di data points vengono raccolti, elaborati, monitorati e utilizzati, in gran parte per far funzionare quel complesso meccanismo economico e sociale che è la struttura finanziaria e produttiva mondiale.
In questo contesto, è davvero possibile proteggere la propria privacy e garantire l’integrità totale dei dati personali? Forse molti dei lettori non si pongono nemmeno più il problema, sopraffatti dalla complessità della realtà attuale. Ma nonostante le difficoltà, vale ancora la pena interrogarsi su temi così complessi, analizzando dati concreti alla ricerca di strategie efficaci per proteggere la nostra privacy, senza dover rinunciare ai vantaggi che abbiamo imparato ad apprezzare nella nostra nuova vita digitale.
Violazioni e data leaks: qual è il quadro attuale?
Il 2023 è stato un anno caratterizzato da un aumento netto delle violazioni di dati. Secondo alcuni rapporti su scala globale, sono stati registrati oltre 1.500 incidenti di sicurezza informatica, che hanno comportato la violazione di più di 2 miliardi di record personali. Si tratta di un insieme di dati molto eterogeneo, a partire dai dettagli sullo stato finanziario degli utenti, fino ad altre informazioni sensibili.
Considerando che il costo medio di una violazione dati per un’azienda è superiore a 4 milioni di dollari, non si possono ignorare le conseguenze di tali eventi (danni alla reputazione e minore fiducia da parte dei clienti).
Gli attacchi informatici, come quelli basati su ransomware, phishing o attacchi DDoS, continuano a crescere sia dal punto di vista numerico che della sofisticazione. Se aggiungiamo che circa l’80% dei siti web utilizza tracker per raccogliere informazioni sugli utenti, la situazione si complica.
In sintesi, la nostra privacy è sempre a rischio, ogni volta che ci colleghiamo a Internet.
L’unica soluzione è vivere offline?
Il quadro tratteggiato fino a questo momento potrebbe far pensare che l’unico modo per proteggersi sul serio sia scollegarsi da tutto e condurre una vita offline al 100%. All’atto pratico, però, non si tratta di una soluzione fattibile per la stragrande maggioranza delle persone, in particolar modo per quelle attive nel mondo del lavoro o ancora impegnate con gli studi.
La connessione a Internet è diventata assolutamente fondamentale, quasi scontata. Per questo motivo è uno dei diritti fondamentali dell’uomo, come riconosciuto dallo Stato Italiano.
Mettendo da parte le scelte più estreme, rimangono comunque metodi efficaci per tutelare la propria privacy online e ridurre i rischi.
Strategie per proteggere la privacy online
- VPN online: una delle soluzioni più efficaci e facili da applicare è la VPN online (Virtual Private Network). Le reti private virtuali nascondono il nostro indirizzo IP, oltre a cifrare i dati che trasmettiamo e riceviamo dalla rete Internet, così da complicare qualsiasi tentativo di tracciamento o intercettazione online.
- Crittografia end-to-end: continuando e ampliando il discorso aperto in precedenza, la crittografia end-to-end è un’ottima soluzione per tutelare la nostra privacy ogni volta che comunichiamo con amici, parenti e altre persone tramite app di messaggistica. Si tratta di una soluzione ormai presente di default in moltissimi dei programmi più usati in Italia, come Telegram, Whatsapp e Signal.
- Massima attenzione alle impostazioni sulla privacy: personalizzando le impostazioni sulla privacy relative a social media e profili di navigazione tramite browser web, possiamo ridurre drasticamente la quantità di dati che condividiamo con altri soggetti online. Gli utenti europei, in particolare, hanno molto potere da questo punto di vista, anche grazie al GDPR. Ciononostante, solo il 27% opta per la scelta più restrittiva a tutela della privacy.
- Evita le reti Wi-Fi pubbliche non sicure: anche se rimanere collegati è fondamentale per la propria sicurezza online, alcune connessioni gratuite e pubbliche possono essere usate dagli hacker per accedere ai dati degli utenti tramite attacchi “man in the middle”. Se non si può fare a meno di queste reti, la VPN diventa fondamentale.
- Aggiornamenti regolari e tempestivi: le diverse aziende che sviluppano app, software e sistemi operativi fanno di tutto per fornire quanto più velocemente possibile i pacchetti di aggiornamento necessari per far fronte a eventuali vulnerabilità. Purtroppo, però, molti utenti si dimenticano di installarli. Nel caso di sistemi operativi datati, il rischio di attacco sale di oltre il 75%.
Perché la privacy online è così importante
Se si trascura l’integrità dei dati personali, le conseguenze di un attacco alla privacy possono essere devastanti. Dal furto d’identità alla sottrazione indebita e immediata di denaro, una violazione della privacy può avere un impatto profondo e duraturo. Negli Stati Uniti, solo nel 2022, sono stati segnalati oltre 1,4 milioni di casi di furto d’identità, con perdite totali superiori a 3,3 miliardi di dollari.
Anche se gli USA non sono l’Italia, questo dovrebbe far capire quanto sia importante la privacy online, un tema che richiede attenzione e consapevolezza da parte di ogni singolo utente. Continuando a informarti sull’argomento e applicando i suggerimenti elencati più in alto, potrai tutelare i tuoi dati personali e quelli dei tuoi cari, vivendo ogni giorno con maggior serenità.