comunicato stampa

Pneumologia nelle sedi Habilita di Bergamo e Zingonia

Pneumologia nelle sedi Habilita di Bergamo e Zingonia
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Negli ambulatori di pneumologia nelle sedi di Habilita San Marco a Bergamo e Habilita Zingonia, è possibile eseguire diversi esami di funzionalità respiratoria utili al medico pneumologo per effettuare una prima diagnosi oppure per seguire il paziente verificando l’efficacia dei trattamenti terapeutici, grazie alla presenza di una cabina pletismografica.

Uno di questi esami è la spirometria semplice forzata. Ne abbiamo parlato con Stefano Oberti, infermiere nella sede di Zingonia, che si occupa di assistere i pazienti durante gli esami pneumologici. 

«Il paziente viene collegato a un boccaglio sul quale è posizionato un filtro antivirale e antibatterico e inizia a respirare normalmente. Dopodiché viene invitato a eseguire un’inspirazione veloce di massimo riempimento dei polmoni e, successivamente, un’espirazione forzata, in cui butta fuori l’aria nella maniera più forte possibile fino a svuotare completamente i polmoni. Questo esame consente di valutare lo stato di salute dell’apparato respiratorio e la funzionalità dei polmoni. Contestualmente è possibile anche sottoporsi alla spirometria globale, che consiste nella misurazione delle resistenze delle vie aeree e dei volumi statici polmonari. Per fare quel tipo di approfondimento, il paziente rimane seduto all’interno della cabina pletismografica chiusa ed esegue una sequenza di esercizi respiratori per circa 30 secondi. In questo breve lasso di tempo è possibile ottenere parecchi dati utili per la vista fenomenologica, come la capacità polmonare totale, i volumi residui, le resistenze delle vie aeree». 

Se un paziente è affetto da una patologia respiratoria e fatica a espirare con forza, può sottoporsi ugualmente a questa tipologia di esami?

«Il fatto di soffiare con più o meno forza non inficia l’esito dell’esame. Questi accertamenti possono essere eseguiti anche in pazienti con grave compromissione di funzionalità respiratoria. Ciò che è importante è la tecnica di esecuzione. I pazienti non devono soffiare come se fossero atleti professionisti pronti per le Olimpiadi: l’importante è che l’esame venga eseguito con la tecnica corretta. Quindi, anche se il paziente riesce a soffiare poco, è possibile misurare la sua capacità e ottenere un esame al medico pneumologo indicativo di gravi ostruzioni polmonari o gravi disfunzioni polmonari». 

Altri esami a cui è possibile sottoporsi presso l’ambulatorio di pneumologia?

«Un altro esame molto importante è la DLCO, ovvero la diffusione alveolo capillare. Si tratta di un esame che permette di misurare la capacità della membrana alveolare di trasferimento dei gas. L’esame consiste nell’inspirare una miscela di gas a base di metano e monossido di carbonio: questa viene trattenuta all’interno dei polmoni per circa 10 secondi, dopodiché si invita il paziente a espirare velocemente l’aria. Lo strumento riesce quindi a dare un’indicazione precisa della capacità di trasferimento di questi gas di diffusione. Effettuiamo anche il test con la metacolina, un esame che permette di effettuare una diagnosi di asma bronchiale nei soggetti con un’iperattività bronchiale. Il test consiste principalmente nell’effettuare una spirometria iniziale, accompagnata da altre spirometrie successive, dopo aver precedentemente inalato dosi crescenti di un farmaco broncocostrittore chiamato metacolina, che restringe i bronchi nelle persone sensibili».

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