Igiene orale quotidiana (spazzolino, dentifricio, filo interdentale) fondamentale per prevenire la parodontite e la perdita dei denti
Combattere la placca gengivale con una buona igiene orale quotidiana è importante perché può metterci al riparo da gravi danni alla nostra salute, come la perdita dei denti.
Stiamo parlando della parodontite.
“La parodontite è una malattia infiammatoria infettiva del parodonto, l’apparato di sostegno del dente, costituito da osso alveolare, legamenti, gengiva e cemento radicolare – ha spiegato il dottor Fabio Colombelli, odontoiatra e già docente all’Università di Bologna – La parodontite provoca un riassorbimento osseo a causa del quale denti sani, non intaccati dalla carie, perdono sostegno e vengono persi. Vi sono due categorie di parodontite: quella cronica, o dell’adulto, che si stima colpisca il 30 per cento della popolazione, e quella giovanile, più aggressiva, ma fortunatamente più rara”.
Quali sono i sintomi della parodontite?
“Principalmente l’infiammazione gengivale, il sanguinamento e il gonfiore alle gengive”.
Qual è la causa della parodontite?
“La placca presente sui denti rappresenta un terreno sul quale i batteri possono stabilirsi. Alcune persone presentano nel fluido salivare batteri (agenti patogeni) particolarmente aggressivi che necessitano per essere debellati di una risposta da parte dell’organismo che intacca anche il parodonto. Da ciò si evince che la malattia parodontale ha un’importante componente di predisposizione genetica. Altri fattori di rischio sono alcune malattie sistemiche e il fumo, che provoca vasocostrizione periferica con ridotto apporto di difese e ossigeno ai tessuti”.
Come prevenire la parodontite?
“Fondamentale è curare scrupolosamente l’igiene orale quotidiana usando bene spazzolino e dentifricio, filo interdentale e anche pastiglie rivelatrici di placca, che si trovano in farmacia. Altrettanto importante è l’igiene orale professionale: sottoporsi regolarmente a sedute di igiene orale fa la differenza”.
In caso si venga colpiti da parodontite cosa bisogna fare?
“Rivolgersi all’odontoiatra, il quale valuterà i segni clinici della malattia, in particolare la presenza di tasche parodontali, che sono spazi fra gengiva e dente. Mediante una sonda millimetrata il dentista misura il solco gengivale: se è superiore ai 4 millimetri c’è infiammazione. Utile è poi l’analisi radiografica con radiografie endorali. Altro segno clinico da valutare è l’indice di sanguinamento: più è alto più grave è l’infiammazione”.
Quali sono le cure a livello odontoiatrico?
“Rimuovere la placca mediante sedute di igiene professionale con utilizzo di ultrasuoni, strumenti manuali e laser. La situazione delle tasche va poi rivalutata a distanza di un tempo stabilito e se permane la presenza di segni infiammatori è opportuno ricorrere a interventi di chirurgia parodontale, che permettono di visualizzare in modo più completo la superficie radicolare e di poter rimuovere con maggior precisione eventuali residui di placca e/o tartaro ancora presenti. Tali interventi permettono inoltre di correggere la morfologia ossea che circonda il dente eliminando quei crateri o irregolarità creati dal processo infiammatorio”.
Vi sono pazienti che corrono particolari rischi in caso di parodontite?
“Senza dubbio i pazienti che hanno altre comorbilità, come i pazienti con patologie cardiocircolatorie, in quanto la presenza di tasche infiammate e infette può favorire l’insorgenza di infiammazioni e infezioni anche in altri distretti, o pazienti diabetici: studi evidenziano una correlazione bidirezionale fra le due malattie”.