Vinificazione

Gli errori più comuni nella vinificazione e come evitarli

Gli errori più comuni nella vinificazione e come evitarli
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Come ottenere un vino di qualità evitando gli errori più frequenti

Fare il vino, si sa, è un’arte. Dopo tanto impegno, anche il minimo errore potrebbe compromettere la qualità del nostro prodotto. Probabilmente abbiamo già affrontato questo problema. Oppure ci prepariamo per la vinificazione per la prima volta e vogliamo che tutto proceda perfettamente. Grazie a questo articolo individueremo quali sono gli errori più comuni che possono intaccare la qualità del prodotti finale e come evitarli.

Raccolta nel momento sbagliato

La raccolta deve avvenire né troppo presto né troppo tardi. Raccogliere quando gli acini non sono ancora maturi potrebbe farci ottenere un vino con elevata acidità e gusto aspro. Anche raccogliere troppo tardi potrebbe far insorgere problemi di muffa o eccessiva acidità.

La soluzione è quella di monitorare la maturazione grazie all’uso di un refrattometro, che indica qual è il grado zuccherino raggiunto.

Spremitura eccessiva dell’uva

Spremere in maniera eccessiva l’uva potrebbe essere controproducente, rilasciando nel vino i tannini amari contenuti nei semi e nella buccia.

Il torchio va pertanto utilizzato con moderazione. Informati su come utilizzare al meglio un torchio idraulico senza esercitare una pressione eccessiva.

Mancata sterilizzazione attrezzi

Uno dei pericoli più frequenti riguarda la contaminazione del vino per via di batteri e muffe derivanti da attrezzi lavati male. Tutto quello che entra in contatto con il mosto deve essere previamente sterilizzato, dai tini ai fermentatori.

Errori nella fermentazione

I protagonisti principali della fermentazione sono i lieviti. La fermentazione è la fase cruciale del processo della vinificazione, dove lo zucchero viene trasformato in alcool e il vino raggiunge il suo equilibrio organolettico.

Una temperatura troppo alta può uccidere i lieviti, mentre una temperatura troppo bassa può bloccarli. L’utilizzo giornaliero di un termometro ci permetterà di monitorare questa fase ed evitare di comprometterla.

Conservazione errata

Il mosto che entra in contatto con luce, aria e temperature estreme tende a degradarsi anzitempo. Il vino deve rimanere in botti ben sigillate che proteggono dall’aria e dalla luce diretta. Solitamente vengono utilizzati dei contenitori in acciaio inox oppure delle botti in legno, a seconda della tipologia di vino che si vuole ottenere.

Errori nella filtrazione

Il passaggio finale che conferisce al vino un aspetto invitante è la filtrazione, che elimina le sostanze che conferiscono un aspetto torbido, mantenendo quelle che donano al vino aroma e profumi caratteristiche. Anche in questo caso, l’utilizzo di strumenti di ultima generazione ci consentirà di ottenere un risultato ottimale.

Conclusione

Ottenere un buon vino richiede dedizione e attenzione. Il segreto del successo è non lasciare nulla al caso, ma seguire con attenzione ogni singolo passaggio. Se la tua ultima annata non è stata perfetta, non scoraggiarti. Identifica gli errori, correggili e usa ogni esperienza come un passo verso la creazione del vino perfetto.

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