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Un tavolo di confronto sulle puzze che attanagliano Urgnano

Il tema delle molestie olfattive al quartiere Castello oggetto di un'interrogazione

Un tavolo di confronto sulle puzze che attanagliano Urgnano
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Molestie odorigene, arriva una tavola rotonda per affrontare l’annoso problema che affligge il quartiere Castello di Urgnano e risolverlo una volta per tutte.

Puzze al quartiere Castello oggetto di interrogazione

Gli enti preposti si sono già mossi ma si superano ancora, anche se di poco, i limiti imposti dalla legge e i residenti hanno promosso anche delle petizioni e la capogruppo di "Volto Civico" Maria Rosaria Zammataro ha portato in Aula la questione, presentando un’interrogazione.

"Nel Documento Unico di Programmazione (Dup) si legge che “il monitoraggio delle dispersioni odorigene sul territorio ha mostrato un miglioramento progressivo, e attualmente non si riscontrano criticità, grazie anche alla stretta collaborazione con le aziende locali” - ha esordito la consigliera - Ciononostante, da tempo e tuttora numerosi residenti della zona sud del paese, il quartiere Castello, che interessa via Spirano, via Alpini, via Trento, via Silone e via Delle Azalee ma non solo, lamentano e segnalano la presenza di odori molesti e persistenti, che compromettono la qualità della vita e generano, quasi tutto l’anno ma soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, un forte disagio".

Le emissioni, a seconda delle condizioni meteorologiche, risultano particolarmente intense in alcune fasce orarie.

"Alcune persone lamentano nausea, bruciore alla gola, mal di testa e irritazioni cutanee) - ha fatto notare - e ci sono cittadini che affermano di non aver ricevuto risposte soddisfacenti da parte del Comune, anche a fronte di iniziative comprendenti raccolte firme e segnalazioni scritte inviate al protocollo. Pertanto chiediamo se l’Amministrazione è a conoscenza del problema e ha ricevuto segnalazioni da cittadini singoli o associati oppure da enti preposti. Se sono stati effettuati dei sopralluoghi o dei controlli per verificare la situazione, individuare la fonte o le fonti degli odori molesti e valutarne eventualmente l’impatto sulla salute pubblica. Se sono state coinvolte l’Arpa e/o altre autorità competenti per monitorare la qualità dell’aria nella zona in diversi periodi dell’anno e fasce orarie. Se l’Amministrazione intende attivare un sistema di segnalazione strutturato per prevenire il ripetersi di situazioni analoghe e permettere di affrontarle e risolverle nel modo più rapido ed efficace. Infine, la compresenza in zone adiacenti di edifici residenziali ed insediamenti produttivi potrebbe in futuro portare a valutare nuove e più stringenti misure regolamentari, sia di carattere ambientale che urbanistico, per limitare tali problematiche?".

Un tavolo di confronto

Una raffica di quesiti a cui ha replicato l’assessore al Territorio Francesco Drago, che ha parlato di una ditta in particolare.

"Nel 2023 sono pervenute al Comune e ad Arpa le segnalazioni dei cittadini residenti in via Spirano e in via Azalee inerenti le molestie odorigene provenienti da uno stabilimento posto in via Spirano/via Alpini soggetto ad Autorizzazione unica ambientale (Aua) - ha spiegato - Arpa ha effettuato due sopralluoghi in loco e ha poi trasmesso la relazione finale alla Provincia e al Comune. Quindi, nel 2024, la Provincia ha chiesto all’azienda di presentare la richiesta di modifica non sostanziale dell’Aua per modifiche al sistema di aspirazione e di effettuare una caratterizzazione dell’emissione proveniente dal buffer posto sulla linea produttiva, correlata con una valutazione degli interventi tecnici atti ad aspirare anche tale emissione e/o minimizzarla".

L’assessore ha inoltre informato il Consiglio che nel 2024 sono pervenute ulteriori segnalazioni di molestie odorigene alle quali ha risposto direttamente Arpa per conto degli altri Enti interessati, comunicando che "erano in corso delle modifiche agli impianti derivanti dal procedimento".

Giusto un anno fa poi la ditta ha trasmesso agli enti le analisi olfattometriche post messa in esercizio.

"Arpa ha verificato le analisi riscontrando che, nonostante gli interventi migliorativi messi in atto, risulta ancora un leggero superamento dei limiti indicati - ha rivelato Drago - dunque, in accordo con gli altri enti interessati, il sindaco Marco Gastoldi riunirà un tavolo tecnico alla presenza anche dell’azienda per addivenire ad una soluzione definitiva della problematica".

Quanto alle valutazioni future di misure più stringenti a livello regolamentare tra zone residenziali e zone industriali, l’assessore ha fatto presente che "è innegabile che la vicinanza tra zone residenziali e zone produttive creatasi nel tempo non risulta oggi situazione gradevole o priva di potenziali disagi, e non sarebbe perseguita e consentita in una logica urbanistica attuale".

"È importante l’impegno del sindaco a costituire un tavolo a cui sarà presente la ditta - ha osservato Zammataro - Importante perché le prime segnalazioni risalgono al 2022 e ci sono problemi anche per i rumori che rendono la vita abbastanza difficile. La salute ambientale è un bene che riguarda tutti. Mi auguro di avere risposte concrete e definitive, non stiamo parlando di una zona lontana da noi, respiriamo la stessa aria, il territorio è nostro".

Il sindaco dal canto suo ha fatto alcune precisazioni.

"Tutto quello che potevamo fare per stimolare gli enti terzi l’abbiamo messo in campo e qualcosa è stato fatto ma non tutto - ha concluso il primo cittadino - questi hanno comunicato che le emissioni non sono rientrate nei limiti e ci aspettiamo che ci sia un successivo step a riguardo. L’incontro ha lo scopo di creare un buon rapporto di vicinato tra azienda e cittadini perché ne beneficerebbero entrambi. L’interrogazione è utile in quanto rafforza la mia posizione in quanto è un tema che è all’attenzione di tutto il consiglio comunale. Riferirò a tutti i consiglieri dopo l’incontro".

In merito Gastoldi ha poi precisato che ci sono già delle date utili per fissare l’incontro.

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